Icona di ricerca

La Commissione europea si era impegnata, entro il 2023, a presentare una proposta legislativa per eliminare gradualmente l'uso delle gabbie negli allevamenti europei.

È un risultato straordinario, frutto dell’Iniziativa dei cittadini europei (ICE) End the Cage Age, iniziata da CIWF: con ben 1,4 milioni di firme convalidate, cittadine e cittadini dell’Unione europea si sono espressi chiaramente contro questa pratica arcaica e crudele.

Tuttavia, la Commissione non ha pubblicato nei tempi annunciati la proposta di revisione della legislazione UE sul benessere animale che avrebbe dovuto includere il divieto di allevamento in gabbia - probabilmente a causa di pressioni da parte dell'industria zootecnica. 

Per questo, con il nostro sostegno, il Comitato dei cittadini promotore dell'ICE End the Cage Age ha avviato un'azione legale contro la Commissione UE, che sarà ora chiamata a rispondere della propria inazione in tribunale. Non possiamo permettere che la vita di milioni di animali e la nostra stessa democrazia vengano messe a rischio!

Continua a seguirci per partecipare alle prossime azioni: gli animali hanno bisogno di te!

Le ultime azioni contro le gabbie

Italia contro le Gabbie

Per vincere questa battaglia di civiltà, abbiamo unito le forze con altre associazioni di protezione animale, nostre partner nella coalizione italiana End the Cage Age. Insieme, facciamo pressione perché l’Italia faccia la propria parte e sostenga la richiesta di vietare l’uso delle gabbie.

Infatti, se alla Commissione UE spetta il diritto di iniziativa legislativa, ogni proposta legislativa deve essere adottata dal Consiglio dell’Unione europea, formato dai ministri degli Stati membri, e dal Parlamento europeo. È cruciale, quindi, al fine dell’introduzione del divieto dell’utilizzo delle gabbie negli allevamenti, il ruolo dell’Italia nell’ambito del Consiglio dell’Unione europea.

Per questo nel marzo del 2022 abbiamo lanciato la petizione #ItaliaControLeGabbie chiedendo al Governo italiano di prendere posizione contro le gabbie e sostenere le richieste dell’ICE in ogni sede europea preposta. Chiusa nel maggio 2023, la petizione ha raccolto ben 110.233 firme  consegnate il mese successivo ai rappresentanti del Governo italiano.

Perché entrare in azione?

In tutto il mondo miliardi di animali sono costretti a trascorre la propria vita in gabbie strettissime. Sono 300 milioni ogni anno solo in Europa. Stiamo parlando di scrofe, galline, vitelli, conigli, anatre, oche e quaglie, tutti costretti a passare la vita intera, o parte di essa, in gabbia, privati della libertà di muoversi ed esprimere i propri comportamenti naturali. 

Le scrofe sono obbligate ad allattare i loro suinetti tra le sbarre delle cosiddette gabbie “di allattamento”, i conigli e le quaglie vivono tutta la loro esistenza in gabbie di rete metallica, e i pochissimi arricchimenti di cui sono dotate le gabbie “arricchite” non rendono la vita delle galline molto migliore. I vitelli, strappati alle loro madri, trascorrono le prime otto settimane della loro vita in box singoli, mentre anatre e oche subiscono la pratica dell'alimentazione forzata per produrre foie gras chiuse in gabbia nelle ultime due settimane di vita. 

Simbolo per definizione dell’allevamento intensivo, le gabbie fanno sì che gli animali che vi sono costretti conoscano solo sofferenza e privazione. La loro non è una vita degna di essere vissuta. 

Vitelli in gabbia

Vitelli in gabbia

Strappati alle loro madri, i vitelli trascorrono le prime otto settimane della loro vita in box singoli

La nostra battaglia contro le gabbie 

Compassion in World Farming lavora da oltre cinquant'anni per porre fine all’allevamento intensivo al fine di garantire una vita libera da sofferenza e privazione a tutti gli animali allevati a fini alimentari.

In Europa, durante questo periodo, abbiamo contribuito a progressi legislativi come i divieti parziali dei box singoli per i vitelli e delle gabbie di gestazione per le scrofe, la proibizione delle gabbie di batteria per galline ovaiole e quella pietra miliare che è il riconoscimento degli animali come esseri senzienti nel Trattato dell’Unione europea nel 2009.

2024 – Con il sostegno di CIWF, il Comitato dei cittadini promotore dell'ICE End the Cage Age fa ricorso alla Commissione europea presso la Corte di giustizia dell'UE per la mancata proposta legislativa di divieto di allevamento in gabbia.

2023 – Alla sua chiusura, la petizione #ItaliaControLeGabbie ha raccolto oltre 110.000 firme, consegnate a rappresentanti dei Ministri di Agricoltura e Salute.

2022 – La coalizione End the Cage Age chiede al Governo italiano di prendere posizione contro le gabbie. Vengono lanciate nuove video-inchieste.

2021 – La Commissione europea si impegna a presentare entro il 2023 una proposta legislativa per eliminare gradualmente l'uso delle gabbie negli allevamenti europei.

2020 – In occasione della Giornata mondiale per gli animali da allevamento, CIWF ha consegnato alla Commissione europea, a nome della Coalizione europea End the Cage Age, 1,4 milioni di firme di cittadini certificate dai Governi degli Stati membri.

2019 – Vengono raccolte più di 1,6 milioni di firme a sostegno della ICE End the Cage Age.

2018 – CIWF dà inizio alla Iniziativa dei cittadini europei End the Cage Age per ottenere il divieto dell’allevamento in gabbia. Alla campagna aderiscono oltre 170 organizzazioni di protezione animale, ambientale e dei consumatori in tutta Europa.

2017 – Sia la Commissione agricoltura del Parlamento europeo che il Parlamento votano a favore della dismissione graduale delle gabbie per allevare i conigli.

2016 – CIWF lancia un'inchiesta sull'allevamento delle quaglie in Francia, Italia, Portogallo e Grecia. CIWF consegna 601.435 firme al Consiglio Europeo dell'Agricoltura a Bruxelles.

2015 – Inchiesta CIWF in allevamenti di galline con gabbie arricchite in Francia, Cipro, Italia e Repubblica Ceca.

2014 – Inchiesta CIWF negli allevamenti di conigli di Cipro, Grecia, Italia, Polonia e Repubblica Ceca.

2004 – Entra in vigore l’etichettatura obbligatoria secondo il metodo di produzione delle uova in guscio.

2003 – Viene approvato il divieto parziale delle scrofe in gabbia in UE - entrerà in vigore nel 2013.

1999 – Viene approvato il divieto gabbie di batteria per le galline in UE - entrerà in vigore nel 2012.

1997 – Viene approvato il divieto parziale box singoli per vitelli in UE - entrerà in vigore nel 2007

Vuoi essere parte di questa campagna insieme a noi? 

  • Guarda e condividi le nostre inchieste sugli allevamenti in gabbia  
  • Aiuta a rendere la nostra voce ancora più forte, diffondendo il messaggio contro le gabbie con una donazione
  • Diventa parte della nostra community su Facebook e Instagram
  • Segui e retwitta CIWF su Twitter
  • Segui gli ultimi aggiornamenti iscrivendoti al canale Telegram di CIWF

Approfondisci la campagna

Iniziative passate della campagna

Basta galline in gabbia

Basta galline in gabbia

Nel 2012, il divieto delle gabbie di batteria è entrato in vigore e gradualmente le galline sono state spostate da queste orrende gabbie in quelle cosiddette arricchite. E’ stato un enorme passo avanti per il benessere di questi animali. Ma una gabbia è sempre una gabbia!

Scopri di più
Basta scrofe in gabbia

Basta scrofe in gabbia

Animali di oltre 130kg confinati in una gabbia, ridotti a macchine per la riproduzione negli allevamenti intensivi. Sono 558.065 (Istat 2016) le scrofe che vengono allevate in Italia. La stragrande maggioranza di loro trascorre metà della propria misera esistenza in gabbia.

Scopri di più
Basta conigli in gabbia

Basta conigli in gabbia

Le gabbie utilizzate per allevare i conigli sono il simbolo della crudeltà dell’allevamento intensivo. È ora di dire basta. Firma subito!

Scopri di più
Basta quaglie in gabbia

Basta quaglie in gabbia

Questa video inchiesta è la prima denuncia a livello europeo delle orribili condizioni in cui vengono allevate le quaglie: un “prodotto” gourmet, un lusso macchiato di crudeltà.

Scopri di più
Globe

Stai utilizzando un browser obsoleto che non supportiamo. Ti preghiamo di aggiornare il tuo browser per migliorare la tua esperienza e la tua sicurezza.  

Se dovessi avere ulteriori domande a riguardo, o qualsiasi altro problema, ti preghiamo di contattarci a info@ciwfonlus.it. Cerchiamo di rispondere a tutte le richieste entro due giorni. Tuttavia, a causa dei volumi di richieste che riceviamo, a volte potremmo metterci più tempo, ti preghiamo in quel caso di scusarci. In alternativa, se la tua richiesta è urgente, puoi contattare il nostro team di supporto al: +39 051 2960818  (le linee sono disponibili dalle 9:00 alle 17:00, dal Lunedi al Venerdì).