Allevamenti in gabbia conigli: interrogazione di Realacci
Pubblicato 22/05/2015
L’On. Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente alla Camera, ha depositato un’interrogazione indirizzata ai ministri delle Politiche agricole alimentari e forestali, della Salute e dell'Ambiente sull’allevamento dei conigli in Italia per “sapere quali iniziative urgenti intendano intraprendere i Ministri interrogati al fine di rendere obbligatori spazi di allevamento più adeguati alla salute e allo stato naturale degli animali da allevamento, bandendo in toto le gabbie intensive”.
CIWF Italia Onlus plaude all’iniziativa dell’on. Realacci che ha depositato un'interrogazione per chiedere l'abolizione delle gabbi negli allevamenti di conigli.
Ogni anno in Italia sono ben 175 milioni i conigli macellati, numero che fa del nostro Paese il secondo produttore mondiale. Ma il 99% di questi animali sono allevati in gabbie che non consentono loro di stare sulle zampe posteriori, saltare, correre, nascondersi. Tutti comportamenti che sarebbero naturali per questi animali.
Lo stress di queste condizioni, documentato da una video inchiesta di CIWF, può portare la mortalità negli allevamenti fino al 30%, con un uso degli antibiotici che può diventare profilattico. I conigli filmati da CIWF sono spesso malati, tenuti in capannoni sporchi e sudici.
Questo può avvenire anche perché in Italia, così come in Europa, non esiste una normativa specifica che tuteli i conigli. Per questo CIWF Italia ha lanciato una campagna, già firmata da quasi 80mila persone, per il divieto di utilizzo delle gabbie negli allevamenti dei conigli e si augura che i Ministri della Salute, delle Politiche Agricole e dell’Ambiente si dimostrino all’altezza di una sfida che deve essere accettata, tanto più ora che il nostro Paese ospita EXPO 2015: gli allevamenti italiani devono diventare sostenibili, il che non può prescindere dal rispetto del benessere animale. Nelle gabbie, il benessere dei conigli non è garantito.
Dichiara Annamaria Pisapia, Direttrice di CIWF Italia Onlus: “Ringraziamo l’On. Realacci per la sua iniziativa, che esprime a chiare lettere la necessità di una svolta nell’allevamento cunicolo in Italia. Come già per le galline ovaiole, non è più accettabile che i conigli vengano tenuti per tutta la vita in squallide gabbie di batteria che causano loro solo sofferenza. L’allevamento a terra dei conigli è possibile e in altri paesi europei viene già praticato. Chiediamo con forza che l’Italia segua la stessa strada.”
Ieri anche Tessa Gelisio, scrittrice e conduttrice televisiva ha detto “Basta agli allevamenti di conigli in gabbia”, con un video in cui ha dichiarato: “I sono animali dolcissimi, che amano saltare e correre. Purtroppo però in Italia a milioni vivono in allevamento, rinchiusi in gabbie di batteria dove non possono esprimere i loro comportamenti naturali. Per questo ho aderito alla campagna “ Basta Animali in Gabbia” di CIWF Italia Onlus. Se anche voi siete d’accordo con me vi invito a firmare per chiedere di dire Basta agli allevamenti in gabbia di conigli”.
Note di approfondimento
Chi siamo
CIWF Italia Onlus è l'unica associazione italiana no profit che lavora esclusivamente per la protezione e il benessere degli animali negli allevamenti.
La mission di CIWF è quella di promuovere pratiche di allevamento rispettose del benessere degli animali, dell'ambiente e delle persone. Il nostro approccio è pluridisciplinare e mette in evidenza i legami esistenti tra benessere animale, salute pubblica, sicurezza alimentare e problematiche ambientali, proponendo alternative percorribili all'allevamento intensivo.
I conigli
I conigli sono animali gregari, che vivono in gruppi dalla struttura sociale complessa. Trascorrono la maggior parte della loro vita in tane e cunicoli, nei quali riposano, allevano i piccoli e si nascondono per sfuggire ai predatori.
Escono dalle tane soprattutto dopo il tramonto, quando hanno meno possibilità di diventare prede e si nutrono soprattutto di erba: trascorrono la maggior parte del loro tempo nutrendosi.
Possono correre fino a 30 km orari, saltano e balzano anche fino ad un metro di altezza, sono sempre vigili e se sentono un rumore si ergono sulle zampe posteriori. I conigli sono animali estremamente intelligenti: imparano guardandosi l’un l’altro e connettono le proprie azioni alle conseguenze che avranno. Quando sono allevati in casa hanno meno timore degli esseri umani e possono imparare a riconoscere quando li si chiama per nome.
Perché i conigli in gabbia soffrono
I conigli vengono allevati in gabbie di batteria in cui per muoversi hanno a disposizione uno spazio che spesso non è nemmeno grande come un foglio A4. Non possono saltare, balzare, stendersi lateralmente per riposare, non possono neanche stare seduti sulle zampe posteriori (la loro posizione naturale) e nemmeno stare eretti.
Le gabbie, costituite interamente in rete metallica, possono ferire le loro zampe. In condizioni così estreme i conigli hanno un altissimo rischio di contrarre infezioni e ammalarsi e la mortalità negli allevamenti può raggiungere il 30%.
Le gabbie inoltre possono fungere da isolamento, come ad esempio nel caso delle fattrici, le femmine da riproduzione , impedendo così qualsiasi relazione con i propri simili, che sarebbe invece alla base della vita sociale di questi animali.
Esistono delle gabbie “migliorate”, tecnicamente definite “arricchite”, ma la qualità del benessere dei conigli in queste gabbie, anche con una gestione eccellente, resta scadente: una gabbia resta sempre una gabbia.
Metodi alternativi di allevamento
In altri Paesi europei, come il Belgio e la Germania, sono stati sviluppati anche a livello industriale metodi di allevamento alternativi alla gabbia, in cui i conigli possono esprimere buona parte dei loro comportamenti naturali.
In Belgio, su pressione dell’opinione pubblica, è stato creato un metodo di allevamento al coperto in cui i conigli hanno piattaforme su cui saltare, tubi in cui nascondersi e un pavimento in plastica che non ferisce le loro zampe.
In questi allevamenti i conigli non sono trattati con antibiotici, vengono curati solo se si ammalano, e la mortalità scende al di sotto del 10%.
In Germania, su iniziativa di un supermercato virtuoso che ha esportato il metodo anche in Cina, i conigli vengono cresciuti in allevamenti a terra, costituiti da un recinto in cui gli animali oltre a saltare, balzare, nascondersi e vivere in gruppi, dispongono di luce naturale e di una lettiera. Anche in questi allevamenti la mortalità resta contenuta entro il 10%, e i conigli vengono trattati con antibiotici solo se si ammalano.