Pubblicato 22/12/2016
Chef with Compassion è un nuovo modo di essere chef: al posto del cibo inteso solo come “ricetta perfetta”, CIWF propone un nuovo modo di vivere la cucina. Attenti alla qualità degli ingredienti, alle tradizioni e alla sostenibilità, gli Chef with Compassion riducono sensibilmente l’uso di prodotti di origine animale e, quando li utilizzano, scelgono solo quelli più rispettosi del benessere degli animali.
Paolo Parisi e Cesare Grandi sono i primi Chef di professione ad aderire all’iniziativa con due ricette dedicate. Però ognuno a casa propria può diventare Chef with Compassion, soprattutto durante le feste natalizie, seguendo i consigli di CIWF.
I consumatori hanno un’arma potente per migliorare la vita degli animali negli allevamenti, riducendo allo stesso tempo gli impatti negativi della zootecnia sulla salute pubblica e sull’ambiente: si tratta della consapevolezza del tipo di allevamento da cui provengono i prodotti di origine animale. Le feste natalizie sono un’ottima occasione per cominciare ad acquisire qualche buona abitudine al momento degli acquisti.
Ecco i suggerimenti di CIWF Italia per fare la spesa, cucinare e consumare in modo più rispettoso degli animali:
- Riduci sensibilmente i prodotti di origine animale: carne, uova, latte e derivati. Puoi sostituirli con alternative vegetali, preferibilmente provenienti da produttori che non coltivano intensivamente o da produzioni biologiche.
- Prova una dieta vegana o vegetariana per alcuni giorni a settimana.
- Se decidi di utilizzare le uova per le ricette delle tue feste, acquista solo uova biologiche o da allevamenti all’aperto. Le riconosci perché sono contrassegnate dal codice “0” e “1” sul guscio e dalle denominazioni corrispondenti sulla confezione (“da allevamento biologico” e “da allevamento all’aperto”).
- Se utilizzi latte o formaggi preferisci quelli da animali allevati all’aperto. Nonostante il biologico dovrebbe garantire l’accesso al pascolo per gli animali, purtroppo sappiamo che a causa di un’interpretazione non corretta della norma, in Italia questo non succede sempre. Perciò, se scegli biologico, se puoi, assicurati preventivamente dall’azienda produttrice o dall’allevatore che gli animali abbiano potuto pascolare.
- Se decidi di acquistare carne ricorda che la stragrande maggioranza di quella che trovi in commercio proviene da allevamenti intensivi. Per evitare questi prodotti, informati bene sulle condizioni di allevamento e cerca di scegliere la qualità rispetto al prezzo basso, preferendo ad esempio carne proveniente da allevamenti all’aperto o biologici (meglio verificando il reale utilizzo del pascolo, come sopra).
- Organizza eventi Chef with Compassion per sensibilizzare i tuoi famigliari, amici e colleghi di lavoro su come possono aiutare gli animali con acquisti più consapevoli. Scarica qui il kit Chef with Compassion
- Evita gli sprechi: fai la spesa in modo da utilizzare ingredienti freschi, cucina quello che è davvero necessario e prova a riutilizzare gli avanzi quando sono ancora commestibili.
Gli Chef Paolo Parisi e Cesare Grandi hanno aderito all’iniziativa di CIWF, dedicando una ricetta a tutti gli aspiranti Chef With Compassion.
Vai alla ricetta di Paolo Parisi
Vai alla ricetta di Cesare Grandi
Paolo Parisi, nella sua intervista a CIWF, ha spiegato:
“Sarebbe molto importante che i lettori cominciassero a chiedersi da dove viene il cibo che mangiano, selezionando man mano ingredienti di qualità. Quando ci produciamo noi le cose che mangiamo, o quando vi abbiamo impiegato attenzione e riflessione, prepararsi il cibo e nutrirsi acquistano un altro valore. Siamo più concentrati in quello che facciamo, mentre cuciniamo, ad esempio. Quando utilizzeremo gli ingredienti che ci siamo autoprodotti, o che abbiamo selezionato con attenzione, cercheremo di utilizzarli sicuramente al meglio. Un’attenzione che diventa cura, per quello che mangiamo e per noi stessi quindi. E questo ci dà anche soddisfazione, un’altra soddisfazione.”
Cesare Grandi nella sua intervista a CIWF ha consigliato:
“Negli ultimi tempi è come se l’interesse sul cibo si fosse amplificato, ma solo a livello mediatico. È come se ci nutrissimo dei programmi televisivi e delle foto su instagram. Ma poi non c’è la stessa consapevolezza al momento dell’acquisto o in cucina. E quindi se dovessi dare un consiglio direi di spegnere la televisione e non pensare che la cucina sia quella che si vede lì. Direi di andare nei mercati, per parlare con i fornitori e chiedere informazioni sugli ingredienti.”