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CIWF chiede una Convenzione ONU su cibo, agricoltura e allevamento per salvare il pianeta

News Section Icon Pubblicato 17/10/2017

Durante la conferenza Extinction and Lifestock, che si conclude oggi, 6 ottobre, a Londra, il CEO di CIWF, Philip Lymbery ha chiesto una nuova Convenzione ONU su cibo, agricoltura e allevamento, che possa salvare il pianeta dagli impatti devastanti della produzione intensiva di cibo.

Nel suo intervento durante la confenza, Philip Lymbery, Direttore internazionale di CIWF, ha spiegato che una Convenzione ONU è necessaria per assicurare che sia gli attuali obiettivi sul cambiamento climatico che gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile siano raggiunti.

La conferenza ha ospitato oltre 500 persone fra scienziati, politici, attivisti e imprenditori per discutere le connessioni fra l’allevamento intensivo e la perdita di biodiversità, i problemi relativi alla sostenibilità alimentare connessa con la crescita demografica e le possibili soluzioni che possono salvare gli animali selvatici minacciati dalla perdita di habitat consentendo allo stesso tempo a tutta la popolazione globale di avere accesso ad una dieta sana, contemplando una riduzione del consumo di carne e di prodotti di origine animale nei paesi ricchi.

Philip Lymbery, autore dei libri ‘Farmageddon’ e ‘Dead Zone’, che ha trascorso anni indagando gli impatti dell’allevamento intensivo sulle persone, gli animali e l’ambiente ha dichiarato: “Dobbiamo ripensare totalmente il nostro sistema alimentare basato sulla produzione intensiva prima che sia troppo tardi. Il sistema dell’allevamento intensivo è al centro di molti problemi che affliggono la salute delle persone, la sicurezza alimentare, la biodiversità, l’ambiente e il benessere animale.

“Una Convezione dell’ONU per affrontare specificamente i diversi impatti della produzione intensiva di cibo è necessaria, altrimenti gli obiettivi sul cambiamento climatico non saranno raggiunti e il nostro pianeta continuerà ad essere saccheggiato da un sistema alimentare malato.”

Extinction and Livestock è la prima conferenza a prendere in esame, attraverso gli interventi di autorevoli esperti, il modo in cui la produzione intensiva di cibo sia responsabile per i due terzi della perdita di biodiversità a livello globale, causando una deforestazione massiva in Argentina e Brasile, sovrasfruttando le preziose risorse globali, inquinando i nostri corsi d’acqua e creando delle “dead zone” negli oceani dove nessuna forma di vita sopravvive, oltre a produrre le condizioni perfette per lo sviluppo di super bug, contribuendo così al fenomeno dell’antibiotico resistenza negli esseri umani. Tutto questo in aggiunta alla sofferenza causata ai milioni di animali negli allevamenti intensivi in tutto il mondo.

In occasione della conferenza Compassion in World Farming ha lanciato il nuovo report “Per un prospero sistema alimentare” che spiega come il sistema globale alimentare debba essere riformato per garantire il cibo per le future generazioni.

CIWF crede che politiche coerenti sul cibo e sulla produzione agricola siano necessarie per ottenere gli obiettivi relativi alla sicurezza alimentare, alle risorse naturali, al cambiamento climatico e al benessere animale. Nessuno degli obiettivi deve essere realizzato a scapito dell’altro. Il modo migliore per riuscirci è una Convenzione ONU sul cibo, l’allevamento e l’agricoltura.

“Senza un accordo globale che abbia un approccio olistico, le nostre specie selvatiche saranno condannate all’estinzione, i nostri paesaggi saranno distrutti, le nostre preziose risorse naturali saranno sovrasfruttate e la nostra salute ne risentirà”, spiega Philip Lymbery.

“C’e ancora cibo sufficiente per una popolazione in crescita, il problema è che lo usiamo in gran parte per nutrire gli animali negli allevamenti per produrre carne, e questo non ha senso. Mangiando meno carne e prodotti lattiero caseari, che provengano da allevamenti all’aperto o biologici, possiamo assicurare un sistema alimentare più sostenibile.

“La conferenza Extnction & livestock è solo l’inizio di quello che sarà un percorso internazionale per identificare le soluzioni e costruire una ampia coalizione, un movimento che faccia pressione sugli stati membri dell’ONU e sulle istituzioni per una Convenzione che assicuri il cibo per le future generazioni”, ha concluso Lymbery.

Nei due giorni di conferenza scienziati, esperti, attivisti e imprenditori da tutto il mondo hanno partecipato per prendere parte all’inizio di questa iniziativa e collaborare portando il proprio contributo.

Alla conferenza è stato anche servito il Beyond Burger prodotto da Beyond Meat – attualmente disponibile solo negli USA – insieme con diversi altri prodotti di origine vegetale.

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