Pubblicato 17/04/2019
Una nuova investigazione diffusa oggi in 12 Stati Membri rivela la crudeltà dei sistemi di allevamento in gabbia per i conigli. 145 associazioni in tutta l’UE chiedono la fine dell’uso delle gabbie anche per questi animali.
CIWF ha recentemente condotto un’investigazione in 3 allevamenti italiani di conigli in gabbia. Le immagini rivelano ancora una volta ciò che molte volte è stato denunciato dalle associazioni di tutela degli animali europee. Nelle gabbie di batteria, così come in quelle arricchite (1), i conigli destinati al consumo alimentare sono allevati in uno spazio di poco superiore alla superficie di un foglio A4; sono costretti a poggiare le zampe per lo più su pavimenti di filo metallico che causano loro dolorose ferite, non possono stare eretti sulle zampe posteriori, non possono correre, saltare ed esprimere i comportamenti naturali: condizioni che causano negli animali una sofferenza sistematica e ne compromettono severamente la qualità di vita.
Il video diffuso oggi contiene anche immagini provenienti da diversi Stati membri e girate negli anni scorsi da Animal Equality e Ciwf; le immagini confermano come i sistemi di allevamento in gabbia siano diffusi nella maggior parte dei Paesi UE e siano ovunque crudeli. Nell’UE ogni anno si allevano circa 120 milioni di conigli, il 94% in gabbia.
Con la diffusione di questa investigazione e con l’Iniziativa dei cittadini europei (ICE) “End the Cage Age”, 145 organizzazioni chiedono la fine dell’uso di tutte le gabbie, anche per i conigli. In Italia sono 20 le associazioni che aderiscono all'iniziativa: Animal Law, Animal aid, Animal Equality, CIWF Italia Onlus, Lega Nazionale Difesa del Cane, Legambiente, Amici della Terra, Il Fatto Alimentare, Terra Nuova, Confconsumatori, Lega per l'abolizione della caccia, Jane Goodall Institute, Terra! Onlus, Animalisti Italiani, ENPA, LAV, Partito animalista, LEIDAA, OIPA, Lumen, Slow Food che partecipa a livello internazionale.
Sono già 750.000 le persone che hanno firmato l’Iniziativa europea contro le gabbie, che ha l’obiettivo di raggiungere un milione di firme convalidate entro settembre affinché la Commissione Europea si pronunci sulla possibilità di legiferare in merito.
Il Parlamento europeo, nel marzo 2017, aveva già votato una risoluzione in favore della graduale dismissione delle gabbie per i conigli, dimostrando di tenere in considerazione la crescente sensibilità dei cittadini nei confronti delle condizioni in cui vengono allevati gli animali.
In Italia, ogni anno, vengono allevati circa 21 milioni di conigli a scopo alimentare. Sono invece circa un milione i conigli d’affezione.
Nel nostro Paese, lo scorso ottobre, il Ministro della Salute Giulia Grillo ha firmato e dichiarato il proprio sostegno all’Iniziativa europea contro le gabbie.
Nell’UE sono oltre 300 milioni gli animali allevati in gabbia ogni anno.
Dichiara Annamaria Pisapia, membro del Comitato di Cittadini promotori dell'iniziativa e direttrice CIWF Italia Onlus: “Sono già passati due anni dalla risoluzione del Parlamento europeo a favore di migliori condizioni di allevamento per i conigli e purtroppo non è stato compiuto nessun passo significativo a favore di questi animali, che continuano a soffrire a decine di milioni nelle gabbie della UE. Ora finalmente con la ICE abbiamo una straordinaria opportunità di mostrare alla Commissione che i cittadini europei vogliono per questi animali un’esistenza migliore fuori dalle gabbie, e di ottenerla.”
- Le gabbie arricchite, chiamate anche “benessere” sono gabbie di batteria con l’aggiunta di una piattaforma e in cui una parte del pavimento è in plastica. Si può fornire materiale di arricchimento come blocchetti di legno da rosicchiare. Sono state sviluppate nel tentativo di migliorare le condizioni dei conigli nelle gabbie di batteria, ma il miglioramento ottenuto, nelle condizioni di vita degli animali, è minimo e non è sufficiente a garantire il raggiungimento di standard minimi di benessere.
Infatti lo spazio in lunghezza, altezza e larghezza è ancora molto limitato e il pavimento è ancora in filo metallico. Anche gli arricchimenti e la possibilità di esprimere i comportamenti naturali sono solo di poco migliorati.