Il Gruppo Eurovo, realtà leader nella produzione di uova e ovoprodotti in Europa, si è impegnato ad abbandonare le gabbie nei propri allevamenti italiani di proprietà entro il 2022 e i cosiddetti “sistemi combinati”, voliere multipiano che non garantiscono sufficiente possibilità di movimento alle galline, entro il 2025.
Continua l’onda di cambiamento che sta coinvolgendo sempre più aziende italiane a convertire i propri allevamenti in gabbia in sistemi cage free. Negli ultimi 4 anni, il rapporto fra le galline allevate in gabbia e quelle allevate in sistemi alternativi si è invertito passando da 60% (gabbie) e 40% (cage free) a 40% (gabbie) e 60% (cage free).
Il Gruppo Eurovo ha deciso di impegnarsi ad abbandonare le gabbie (che a oggi rappresentano circa il 3%) in tutti i suoi allevamenti di proprietà entro il 2022 e a rimuovere entro il 2025 quegli elementi strutturali, come partizioni interne ai piani e cancelletti frontali, che limitano il movimento degli animali o che potrebbero permetterne il confinamento. La conversione completa avverrà in maniera graduale e progressiva, adeguando le strutture che lo necessitano per il 25% entro la fine del 2021, per un ulteriore 25% entro la fine del 2022 e per il restante 50% entro il 2025.
A tal proposito, Silvia Lionello, a capo della Direzione Organizzazione e Servizi Generali, precisa: “In Eurovo preferiamo fare benessere piuttosto che parlarne, e quindi pianificare e realizzare gli interventi necessari per incrementare continuamente la libertà e il benessere nei nostri allevamenti, nel rispetto delle nostre galline e dei nostri clienti e consumatori.”
Proprio in tema di allevamenti multipiano e più in particolare di sistemi combinati, nel 2020 Eurovo ha anche avviato una collaborazione con l’Università di Bologna e CIWF per migliorare gli standard degli allevamenti, con lo scopo di massimizzarne il potenziale di benessere e garantire agli animali migliori possibilità di movimento in tutte le direzioni. Da questo progetto nasce ora l’impegno di Eurovo sugli allevamenti di proprietà, mentre per gli allevamenti convenzionati il Gruppo valuterà programmi specifici.
Dichiara Elisa Bianco, responsabile del Settore Alimentare di CIWF in Italia: “L’impegno di Eurovo ad abbandonare le gabbie e i sistemi combinati rappresenta un momento fondamentale per il miglioramento del benessere delle galline allevate nel nostro Paese. Siamo estremamente contenti del percorso di miglioramento attuato da Eurovo in questi anni e della loro apertura a collaborare con noi su una tematica così importante, e speriamo che possa rappresentare presto un esempio da seguire per gli altri produttori di uova in Italia e nel resto d’Europa.”
Come ulteriore segno di supporto a un graduale percorso di abbandono delle gabbie, inoltre, Eurovo ha dato un segnale forte al resto del mercato con una lettera indirizzata a Copa Cogeca, organo di rappresentanza a livello europeo, in cui chiede all’organizzazione di sostenere la campagna europea legata all’Iniziativa dei Cittadini Europei End the Cage Age che chiede la fine dell’uso delle gabbie negli allevamenti.
Approfondimenti
Le pollastre e le galline ovaiole allevate in Italia (dati provenienti dall’Anagrafe Nazionale Zootecnica aggiornati a dicembre 2020) sono in totale poco più di 50 Milioni, il 40% delle quali si trova in allevamenti in gabbia mentre il restante 60% è allevato in sistemi alternativi. Di queste, il 4% sono allevate all’aperto e un ulteriore 5 % con metodo biologico. Nel dicembre 2016 le galline allevate in Italia erano 44.278.890, di cui il 39% (17.261.621) in sistemi cage free e il 61% (27.017.269) in sistemi in gabbia.
Quali sono i problemi di benessere animale nelle gabbie arricchite?
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Quali sono le caratteristiche dei diversi sistemi di allevamento?
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Quali sono i problemi di benessere animale nei sistemi combinati?
In questi sistemi le galline possono potenzialmente essere chiuse in gabbia, sia in maniera permanentemente che in maniera periodica e routinaria. Quando l’anta viene chiusa lo spazio a disposizione per ogni gallina è equivalente a quello disponibile nelle gabbie arricchite. Chiudere le ante delle gabbie in maniera routinaria può aumentare la frustrazione degli animali inducendo comportamenti negativi. Inoltre, in questi sistemi, a causa di alcune mancanze nella struttura dell’allevamento, le galline non possono razzolare, becchettare ed esprimere il comportamento di costruzione del nido.
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