Polpi, 76 ONG chiedono lo stop al progetto di aprire il primo allevamento
Pubblicato 05/10/2023
Giornata del polpo: 76 ONG chiedono al Governo delle Isole Canarie lo stop all’allevamento di polpi
In occasione della Giornata mondiale del Polpo (domenica 8 ottobre), 76 associazioni ed esperti da tutto il mondo fanno appello al Governo delle Isole Canarie perché respinga il progetto di costruire il primo allevamento a scopo commerciale di polpi a Gran Canaria, Spagna.
Le associazioni, fra cui Compassion in World Farming, Greenpeace Spain e Eurogroup for Animals, e numerosi esperti – come Peter Singer e Jennifer Jacquet – hanno inviato una lettera congiunta al Governo delle Isole Canarie, esortandolo a respingere il progetto presentato dall’azienda Nueva Pescanova per la costruzione del primo allevamento di polpi presso il Porto di Las Palmas. La lettera sottolinea come permettere la realizzazione di questo piano causerebbe crudeltà sugli animali, provocherebbe danni ambientali e avrebbe impatti negativi sulla popolazione delle Isole e il turismo.
Nel 2021 Compassion in World Farming ha pubblicato un report, Allevamento di polpi – Un disastro annunciato, in cui sono descritte le eccezionali caratteristiche che rendono i polpi degli animali profondamente inadatti all’allevamento intensivo. Il report analizza le prove scientifiche e sottolinea come i polpi siano animali dalla natura solitaria, abituati a vivere e cacciare per conto proprio. Rinchiuderli in vasche sottomarine potrebbe indurli a comportamenti aggressivi o addirittura a episodi di cannibalismo.
Nel marzo del 2023, l’associazione di tutela degli animali e dell’ambiente ha pubblicato un secondo report insieme a Eurogroup for Animals – Uncovering the horrific reality of octopus farming (Smascherando l’orribile realtà dell’allevamento di polpi) – analizzando il progetto dell’allevamento, nel quale l’azienda avrebbe previsto di allevare circa un milione di polpi ogni anno, producendo 3.000 tonnellate di carne di polpo. I piani hanno confermato i timori delle ONG, rivelando pratiche aberranti come l’utilizzo di una miscela di ghiaccio per la macellazione – un metodo scientificamente riconosciuto come crudele.
Negli ultimi tre anni, l’opposizione all’allevamento di polpi è cresciuta, con numerose associazioni, esperti di benessere animale, attivisti per l’ambiente e la sua tutela e personalità politiche che hanno espresso il loro dissenso per il progetto di rinchiudere questi animali straordinari in allevamenti sottomarini. Lo Stato di Washington, negli Stati Uniti, ha avanzato una proposta di legge per vietare l’allevamento di polpi, e il Regno Unito ha riconosciuto legalmente i cefalopodi come creature senzienti. Le autorità delle Hawaii hanno chiuso l’allevamento di polpi Kanaloa e, in Canada, è stata proposta una petizione governativa per vietare questo genere di allevamenti.
Elena Lara, Research Manager per Compassion in World Farming e autrice di entrambi i report, afferma:
“La Giornata mondiale del polpo dovrebbe essere un’occasione per celebrare queste creature selvatiche uniche, affascinanti e intelligenti, non progettare di rinchiuderle in allevamenti intensivi sottomarini. È tempo di mettere fine all’allevamento intensivo, non espanderlo.
“Il loro posto è negli oceani, non negli allevamenti. Sono creature in grado di provare dolore e stress, come tanti altri animali. Allevarli non sarebbe solo crudele e insensato, ma anche insostenibile e dannoso per i nostri oceani. Dovrebbero essere nutriti con pesci selvatici catturati in natura, una pratica che aggraverebbe il sovrasfruttamento delle risorse ittiche e l’insicurezza alimentare in popoli già vulnerabili in tutto il mondo.
“Esortiamo con forza le autorità delle Isole Canarie a fare la cosa giusta e respingere una volta per tutte questo progetto per l’allevamento di polpi, crudele e dannoso per l’ambiente. E perché questo messaggio arrivi forte e chiaro, sostenitori e sostenitrici da tutto il mondo celebreranno la Giornata mondiale del polpo con un’azione diretta ai profili social del Governo delle Isole Canarie.”
È previsto che migliaia di persone prendano parte all’azione di questa domenica, inviando messaggi al Governo delle Isole Canarie con l’hashtag #StopOctopusFarming.