Documentario denuncia l'impatto dell'acquacoltura
Pubblicato 17/05/2024
Non solo carne, il docufilm “Until the End of the World” denuncia l’impatto degli allevamenti intensivi di pesci
Il docufilm, che si inserisce nel filone di indagine degli allevamenti intensivi, sarà proiettato a Bologna e Milano il 21 e 22 maggio
Non solo carne. Oltre agli allevamenti intensivi di suini, polli e vitelli, sempre più al centro delle cronache e dell’attualità, anche l’industria ittica incide in maniera significativa sulla sostenibilità ambientale, sulla sicurezza alimentare e sullo sfruttamento delle risorse, inquinando paradisi naturali e distruggendo piccole economie locali in varie parti del mondo.
Questo è ciò che racconta “Until the End of the World” (Italia, 2024, 58’), il nuovo documentario del regista e giornalista Francesco De Augustinis, vincitore dell’Environment Award 2024 al 21esimo International Ocean Film Festival di San Francisco, in arrivo anche a Bologna e Milano rispettivamente il 21 e 22 maggio.
Il documentario, frutto di un lavoro di ricerca giornalistica durato tre anni, realizzato grazie al sostegno di Journalismfund.eu e dell’Internews’ Earth Journalism Network, racconta le varie tappe di un viaggio sulle orme dell’industria dell’acquacoltura, per indagare se davvero questo modello produttivo contribuisca a rendere più sostenibile il sistema alimentare, come rivendica, a fronte di una popolazione mondiale che potrebbe raggiungere 9,7 miliardi di persone nel 2050.
“Il documentario racconta la crescita rapidissima degli allevamenti di pesci, per produrre salmoni, spigole, orate, o anche gamberi, trote e tonni, in diverse regioni del mondo,” afferma l’autore, che già aveva trattato di sostenibilità ambientale e allevamenti intensivi in “Deforestazione Made in Italy” e “One Earth - Tutto è connesso”. “In questo viaggio attraverso tre continenti abbiamo incontrato realtà molto diverse e tantissime comunità locali, che stanno combattendo ognuna la sua battaglia contro la crescita inarrestabile di questa industria, che spesso minaccia la loro stessa esistenza.”
“Ogni anno vengono allevati ad alte densità circa 124 miliardi di pesci, i quali sono spesso macellati con metodi crudeli, senza essere preventivamente storditi e patendo enormi sofferenze. Al giorno d'oggi, nonostante il numero di pesci negli allevamenti superi quello di mammiferi e uccelli allevati, la maggior parte di essi non è tutelato da alcuna protezione legale: si tratta di un problema che deve essere affrontato. Nell'UE e in tutto il mondo è urgente adottare una legislazione sul benessere dei pesci per garantire a tutti i pesci negli allevamenti una vita degna di essere vissuta e una morte meno dolorosa possibile. Migliori standard di benessere non solo eviteranno ingiuste sofferenze negli allevamenti sottomarini, ma contribuiranno anche a ridurre l'impatto negativo dell'industria ittica sull'ambiente e sulla sicurezza alimentare,” dichiara la dott.ssa Elena Lara, ricercatrice di Compassion in World Farming (CIWF).
“Con lavori come questo documentario, così come con le nostre immagini, è sotto gli occhi di tutti l’impatto devastante della produzione animale intensiva. Per questo motivo vogliamo anche ricordare che alle prossime elezioni europee i cittadini, che non sono solo consumatori, hanno l’opportunità di scegliere candidate e candidate che vogliono impegnarsi per garantire maggiori tutele ad animali e ambiente. Con la campagna Vote for Animals noi associazioni impegnate su questo tema stiamo dando informazioni e strumenti a tutti e tutte per dare un segnale e far valere questo bene preziosissimo che è il diritto di voto. Non siamo costretti ad accettare passivamente di vivere accanto agli allevamenti intensivi o che l’industria della carne assorba tutti questi fondi pubblici, possiamo farci sentire e a giugno abbiamo un’occasione storica che speriamo molti cittadini che ci seguono e hanno a cuore questi temi coglieranno,” aggiunge Francesco Ceccarelli, responsabile investigazione di Essere Animali.
I numeri dell’acquacoltura
Oggi l’acquacoltura è nota per essere l’industria alimentare che cresce più rapidamente al mondo, tanto che già nel 2021 a livello globale la quantità di carne di pesce prodotta in allevamento ha superato la pesca. Numeri esatti, quando si parla di pesci, sono praticamente impossibili, ma secondo alcune stime nel mondo sono allevati tra i 78 e i 171 miliardi di pesci*, per una produzione annuale di circa 57 milioni di tonnellate**. Numeri enormi che crescono per effetto di una precisa volontà politica: secondo la FAO la crescita degli allevamenti di pesce è un ingrediente base della cosiddetta “Blue Transformation", la strategia delle Nazioni Unite per aumentare la produzione globale di cibo con un maggiore ricorso alle risorse marine. Nei fatti, spiega il documentario, questo sostegno incondizionato all’allevamento di pesci oggi sta attirando enormi investimenti su questa industria relativamente nuova. Il film mostra però anche gli effetti collaterali di tale crescita esponenziale, che ricorda molto quanto successo pochi decenni fa con la nascita e il diffondersi ovunque degli allevamenti intensivi di terra: partendo dagli allevamenti di spigole e orate nel Mediterraneo, in Italia, Grecia e Spagna, il documentario mostra l’inquinamento di paradisi naturali, la distruzione di piccole economie locali e la paradossale concorrenza di questa industria con i mezzi di sostentamento di intere comunità, anche in aree vulnerabili del Pianeta.
Le proiezioni a Milano e Bologna
L’appuntamento è martedì 21 maggio, alle 18.30, al Cinema Odeon di Bologna, in un evento gratuito organizzato da CIWF Italia e Essere Animali. Dopo la visione del film, ci sarà un dibattito in cui interverranno, oltre all’autore, anche Francesco Ceccarelli, responsabile investigazioni di Essere Animali, e la dottoressa Elena Lara, ricercatrice di Compassion in World Farming. Il documentario sarà poi proiettato a Milano il 22 maggio, alle 20.00, presso il cinema Anteo, a seguire il dibattito con il regista e Francesco Ceccarelli, con la moderazione del giornalista Alessandro Sala.
Note ai media:
- *Mood A, Lara E, Boyland NK, Brooke P. Estimating global numbers of farmed fishes killed for food annually from 1990 to 2019. Animal Welfare. 2023;32:e12. doi:10.1017/awf.2023.4
- **UN Food and Agriculture Organisation, 2022
- Per maggiori informazioni sul film visitare: Until the End of the World Ita | One Earth (one-earth.it)
- Compassion in World Farming (CIWF) Italia è un’associazione che si occupa esclusivamente della protezione e del benessere degli animali allevati a scopo alimentare. Affiliata alla omonima organizzazione presente in 12 Paesi, CIWF Italia dal 2012 si impegna a mettere fine all’allevamento intensivo, maggiore causa di sofferenza per gli animali sul pianeta, promuovendo pratiche agricole più rispettose non solo del loro benessere, ma anche dell’ambiente e della salute delle persone.
- Essere Animali lavora con società, istituzioni e aziende per riconoscere tutele adeguate agli animali allevati a scopo alimentare, garantendo loro di poter esprimere i propri bisogni naturali. Lavora per porre fine agli allevamenti intensivi e promuovere il passaggio a un sistema alimentare sostenibile e che preveda la transizione a un'alimentazione a base vegetale e senza sofferenza animale.
- Pagina per registrarsi all’evento a Bologna: https://uteotw-bologna.eventbrite.it
- Pagina per acquistare il biglietto per la proiezione di Milano: https://www.spaziocinema.info/milano/eventi-e-rassegne/until-the-end-of-the-world-incontro-con-il-regista-francesco-de-augustinis
- Trailer: Until the End of the World - Tralier ITA on Vimeo