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Animali ed elezioni: 6 domande ai partiti

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Gli animali negli allevamenti non votano, tu sì.

Per questo, e per aiutarvi a capire che peso hanno le questioni relative al benessere animale e alla sostenibilità ambientale nei programmi dei partiti e movimenti che si presenteranno alle prossime elezioni, abbiamo posto 6 domande sul benessere animale ai principali attori politici di questa tornata elettorale, chiedendo loro un impegno sulle questioni che dovrebbero essere affrontate prioritariamente nel nostro Paese.

Ecco cosa ci hanno risposto (box con le risposte in fondo a questa pagina).

Leggi il documento sui 6 impegni che chiediamo alla politica per la prossima legislatura

Leggi il questionario

Guarda l'infografica, in via di definizione, riassuntiva delle risposte pervenuteci finora:

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Chiara Gagnarli (MoVimento 5 stelle)

Chiara Gagnarli (MoVimento 5 stelle)

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1 - Etichettatura secondo il metodo di allevamento - In Italia solo le uova delle galline sono etichettate obbligatoriamente secondo il metodo di allevamento. Esiste un’etichettatura volontaria per il pollame, ma per bovini, suini e conigli, che sono allevati per la maggior parte intensivamente, questa etichettatura è mancante. Gli italiani però hanno già dimostrato di preferire i prodotti più rispettosi del benessere animale essendo anche disposti a pagarli di più. Approverete un disciplinare di etichettatura volontaria secondo il metodo di allevamento per bovini, suini e conigli?

R: "Sì, certo. Lo dimostrano gli atti che abbiamo portato in Parlamento in questi anni che hanno sempre avuto come obiettivo quello di sollecitare il nostro Governo ad una azione concreta in questo campo. L’etichettatura secondo il metodo di allevamento è un passaggio importante sia per la tutela del benessere animale, che dovrebbe essere prerogativa di un qualsiasi Paese civile sia per il rispetto del consumatore a cui vanno garantite in totale trasparenza tutte le informazioni su ciò che acquista”.

2 - Trasporto - Il trasporto è uno dei momenti in cui gli animali possono soffrire maggiormente, a causa della lunghezza e delle condizioni del viaggio. Può capitare infatti, ed è stato mostrato in innumerevoli investigazioni che coinvolgevano anche l’Italia, che gli animali siano trasportati in condizioni di sovraffollamento, in mancanza di acqua e cibo, e senza soste adeguate. Vieterete i viaggi superiori alle 8 ore all’interno dell’UE e l’esportazione degli animali fuori dall’UE?

R: "Sì, faremo quello che ci sarà possibile all’interno della normativa comunitaria. Esiste un regolamento sui trasporti animali (Reg. 1/2005) che ha proprio l’obiettivo di tutelare gli animali durante i viaggi. Si tratta di una norma che ancora in Italia non è applicata in maniera efficace e di cui più volte abbiamo chiesto conto. Inoltre lo stesso regolamento comunitario necessita di una revisione alla luce della nuova realtà scientifica ma anche economica degli allevamenti. Per queste ragioni saremo senz’altro promotori di un tale percorso di revisione della normativa, anche introducendo il limite delle 8 ore".

3 - Telecamere nei macelli - Ogni anno in Italia vengono macellati più di 700 milioni di animali. Negli ultimi anni diverse investigazioni sulle condizioni in cui vengono macellati gli animali per uso alimentare, diffuse da alcune ONG, hanno suscitato scandalo e sdegno. In Francia e in Inghilterra, dopo simili scandali, le telecamere sono state introdotte per legge. Approverete una legge che obblighi all’installazione delle telecamere nei macelli, migliorarando le condizioni in cui gli animali vengono macellati, eliminando le inutili sofferenze a cui sono troppo spesso sottoposti e tutelando allo stesso tempo i diritti e la privacy dei lavoratori?

R: "I controlli sul processo di macellazione sono fondamentali, così come quelli sulle condizioni in cui gli animali vivono all’interno delle aziende zootecniche. Potrebbe essere utile una norma che preveda anche attraverso le telecamere tali controlli ma va necessariamente trovato il giusto equilibrio per tutelare la privacy dei lavoratori. Diversi sono gli strumenti da mettere in campo per affrontare il problema: vanno innanzitutto aumentati i controlli e inasprite le pene. Per le sue diverse connotazioni, l'argomento va ulteriormente approfondito e discusso nella prossima Legislatura approfondendo quanto avviato in questi ultimi anni".

4 - Antibiotico resistenza - L’antibiotico resistenza è una minaccia globale. In Italia circa il 70% degli antibiotici venduti è destinato agli animali e il nostro Paese ha livelli di resistenza fra i più alti dell’UE. L’uso preventivo, o routinario, degli antibiotici è uno dei pilastri degli allevamenti intensivi, dove gli animali riescono a sopportare condizioni innaturali solo grazie all’utilizzo di questi farmaci. Approverete una legge che vieti l’uso preventivo degli antibiotici negli allevamenti, assicurando migliori condizioni di benessere e una vita degna agli animali?

R: "Sì. Abbiamo già presentato una mozione molto dettagliata in questa Legislatura, grazie alla collaborazione della Commissione Affari Sociali, che è stata approvata in Aula alla Camera anche dalle altre forze politiche. Promuoveremo quindi una normativa che garantisca sempre maggior rispetto del comportamento e del benessere animale, nonché che comporti una minore incidenza delle infezioni".

5 - Sostenibilità - I sistemi che rispettano maggiormente il benessere animale sono anche quelli più sostenibili. Quando gli animali sono allevati in condizioni di maggiore benessere si fa un minore uso di antibiotici, si contribuisce alla fertilità del suolo, si riduce l’uso dei pesticidi. Inoltre i prodotti provenienti da allevamenti con più benessere animale hanno qualità nutrizionali migliori. Favorirete la transizione a questi sistemi con incentivi specifici?

R: "Sì. La spiegazione è in parte nella risposta alla precedente domanda. Incentivare l’agricoltura sostenibile riducendo progressivamente l'uso di pesticidi e favorendo il modello di allevamento estensivo e il rispetto del benessere animale".

6 - Mangiare meno, mangiare meglio - Le diete che prevedono grandi quantitativi di carne non sono sostenibili, non solo in termini ambientali, ma anche di salute pubblica. Una politica alimentare sostenibile e efficiente deve promuovere diete salutari, riducendo così l’incidenza di malattie cardiovascolari e respiratorie, oltre a quella di alcuni tipi di cancro. Promuoverete nelle scuole e nelle mense pubbliche una dieta con un minore apporto di carne, che provenga da allevamenti più sostenibili e rispettosi del benessere degli animali?

R: “Sì. Anche su questo abbiamo presentato diversi atti al Governo, tra i quali una proposta di legge e una mozione proprio sull’educazione alimentare. È necessario indicare nuove strade, in particolare nella scuola, anche introducendo l’educazione alimentare nelle materie di studio, affinché i bambini siano consapevoli da subito di cosa, come e in quali quantità mangiare un determinato alimento”.

Liberi e Uguali

Liberi e Uguali

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1 - Etichettatura secondo il metodo di allevamento - In Italia solo le uova delle galline sono etichettate obbligatoriamente secondo il metodo di allevamento. Esiste un’etichettatura volontaria per il pollame, ma per bovini, suini e conigli, che sono allevati per la maggior parte intensivamente, questa etichettatura è mancante. Gli italiani però hanno già dimostrato di preferire i prodotti più rispettosi del benessere animale essendo anche disposti a pagarli di più. Approverete un disciplinare di etichettatura volontaria secondo il metodo di allevamento per bovini, suini e conigli?

R: "Decisamente sì. L’etichettatura che indichi anche il metodo di allevamento è un passo essenziale per favorire gli allevatori più innovativi e attenti al benessere animale e dare piena libertà di scelta al cittadino nell’orientare i propri consumi".

2 - Trasporto - Il trasporto è uno dei momenti in cui gli animali possono soffrire maggiormente, a causa della lunghezza e delle condizioni del viaggio. Può capitare infatti, ed è stato mostrato in innumerevoli investigazioni che coinvolgevano anche l’Italia, che gli animali siano trasportati in condizioni di sovraffollamento, in mancanza di acqua e cibo, e senza soste adeguate. Vieterete i viaggi superiori alle 8 ore all’interno dell’UE e l’esportazione degli animali fuori dall’UE?

R: "Decisamente sì. È uno dei modi per venire concretamente incontro all’allevamento di qualità italiano, all’allevamento a km zero e per impedire inutili e, talvolta atroci, sofferenze animali".

3 - Telecamere nei macelli - Ogni anno in Italia vengono macellati più di 700 milioni di animali. Negli ultimi anni diverse investigazioni sulle condizioni in cui vengono macellati gli animali per uso alimentare, diffuse da alcune ONG, hanno suscitato scandalo e sdegno. In Francia e in Inghilterra, dopo simili scandali, le telecamere sono state introdotte per legge. Approverete una legge che obblighi all’installazione delle telecamere nei macelli, migliorarando le condizioni in cui gli animali vengono macellati, eliminando le inutili sofferenze a cui sono troppo spesso sottoposti e tutelando allo stesso tempo i diritti e la privacy dei lavoratori?

R: "Decisamente sì. A seguito di specifica intesa con le rappresentanze sindacali di settore riteniamo che la trasparenza anche nei luoghi deputati alla macellazione sia parte integrante di una filiera italiana di qualità e sia utile a ricucire un corretto rapporto con i cittadini nel momento in cui devono scegliere ciò che entra nella loro alimentazione".

4 - Antibiotico resistenza - L’antibiotico resistenza è una minaccia globale. In Italia circa il 70% degli antibiotici venduti è destinato agli animali e il nostro Paese ha livelli di resistenza fra i più alti dell’UE. L’uso preventivo, o routinario, degli antibiotici è uno dei pilastri degli allevamenti intensivi, dove gli animali riescono a sopportare condizioni innaturali solo grazie all’utilizzo di questi farmaci. Approverete una legge che vieti l’uso preventivo degli antibiotici negli allevamenti, assicurando migliori condizioni di benessere e una vita degna agli animali?

R: "Decisamente sì. L’ovvia necessità di cura degli animali che si ammalano negli allevamenti è in contraddizione con l’attuale abuso conseguenza dell’uso preventivo degli antibiotici che, se per qualche decennio ha ridotto i “costi collaterali” dell’allevamento intensivo, già oggi mostra tutti i limiti, le controindicazioni e gli impatti indiretti anche sulla salute umana".

5 - Sostenibilità - I sistemi che rispettano maggiormente il benessere animale sono anche quelli più sostenibili. Quando gli animali sono allevati in condizioni di maggiore benessere si fa un minore uso di antibiotici, si contribuisce alla fertilità del suolo, si riduce l’uso dei pesticidi. Inoltre i prodotti provenienti da allevamenti con più benessere animale hanno qualità nutrizionali migliori. Favorirete la transizione a questi sistemi con incentivi specifici?

R: "Decisamente sì. La qualità del lavoro e dell’ambiente passano per l’innovazione e l’attenzione alle migliori conoscenze e l’alimentazione è uno degli ambiti centrali che necessita di filiere integre e sane in tutti i suoi nodi essenziali, a partire ovviamente dalla salute e dal benessere degli animali allevati a tal fine".

6 - Mangiare meno, mangiare meglio - Le diete che prevedono grandi quantitativi di carne non sono sostenibili, non solo in termini ambientali, ma anche di salute pubblica. Una politica alimentare sostenibile e efficiente deve promuovere diete salutari, riducendo così l’incidenza di malattie cardiovascolari e respiratorie, oltre a quella di alcuni tipi di cancro. Promuoverete nelle scuole e nelle mense pubbliche una dieta con un minore apporto di carne, che provenga da allevamenti più sostenibili e rispettosi del benessere degli animali?

R: “Decisamente sì. Gli impatti su ambiente e salute di una dieta basata su un eccesso di proteine animali è ormai noto, pertanto favorire una cultura alimentare sana ed equilibrata a partire dalla sua concreta applicazione nelle mense scolastiche, universitarie e pubbliche è un nostro obiettivo”.

Beatrice Brignone (LeU)

Beatrice Brignone (LeU)

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Nota: Beatrice Brignone risponde a titolo personale e le sue posizioni non sono rappresentative del partito.

1 - Etichettatura secondo il metodo di allevamento - In Italia solo le uova delle galline sono etichettate obbligatoriamente secondo il metodo di allevamento. Esiste un’etichettatura volontaria per il pollame, ma per bovini, suini e conigli, che sono allevati per la maggior parte intensivamente, questa etichettatura è mancante. Gli italiani però hanno già dimostrato di preferire i prodotti più rispettosi del benessere animale essendo anche disposti a pagarli di più. Approverete un disciplinare di etichettatura volontaria secondo il metodo di allevamento per bovini, suini e conigli?

R: "Sì, anche utilizzando la regolamentazione del sistema di qualità nazionale zootecnica a livello nazionale ai sensi del Regolamento (CE) n. 1974/2006 (disciplinari di produzione della carne bovina nell'ambito del Sistema di Qualità Nazionale). Ritengo che l’etichettatura debba essere obbligatoria a livello europeo come oggi previsto per le uova".

2 - Trasporto - Il trasporto è uno dei momenti in cui gli animali possono soffrire maggiormente, a causa della lunghezza e delle condizioni del viaggio. Può capitare infatti, ed è stato mostrato in innumerevoli investigazioni che coinvolgevano anche l’Italia, che gli animali siano trasportati in condizioni di sovraffollamento, in mancanza di acqua e cibo, e senza soste adeguate. Vieterete i viaggi superiori alle 8 ore all’interno dell’UE e l’esportazione degli animali fuori dall’UE?

R: "Sì, personalmente ho aderito alla campagna “8HOURS: mai più di otto ore di viaggio per qualsiasi specie animale destinata al macello”. Garantire la sicurezza, la salute umana ma soprattutto il benessere degli animali destinati al macello è segno di civiltà. L'attuale Regolamento 1/2005 non è sufficiente a garantire un livello di benessere accettabile degli animali durante i trasporti, perciò è necessaria e urgente una revisione della normativa europea che includa anche la riduzione dei tempi di viaggio ed è auspicabile una legge italiana che vieti i trasporti superiori alle 8 ore".

3 - Telecamere nei macelli - Ogni anno in Italia vengono macellati più di 700 milioni di animali. Negli ultimi anni diverse investigazioni sulle condizioni in cui vengono macellati gli animali per uso alimentare, diffuse da alcune ONG, hanno suscitato scandalo e sdegno. In Francia e in Inghilterra, dopo simili scandali, le telecamere sono state introdotte per legge. Approverete una legge che obblighi all’installazione delle telecamere nei macelli, migliorarando le condizioni in cui gli animali vengono macellati, eliminando le inutili sofferenze a cui sono troppo spesso sottoposti e tutelando allo stesso tempo i diritti e la privacy dei lavoratori?

R: "Sono d’accordo ed è mia intenzione, in caso di rielezione, predisporre una proposta di legge sul rispetto dei diritti degli animali nei macelli che preveda la videosorveglianza obbligatoria".

4 - Antibiotico resistenza - L’antibiotico resistenza è una minaccia globale. In Italia circa il 70% degli antibiotici venduti è destinato agli animali e il nostro Paese ha livelli di resistenza fra i più alti dell’UE. L’uso preventivo, o routinario, degli antibiotici è uno dei pilastri degli allevamenti intensivi, dove gli animali riescono a sopportare condizioni innaturali solo grazie all’utilizzo di questi farmaci. Approverete una legge che vieti l’uso preventivo degli antibiotici negli allevamenti, assicurando migliori condizioni di benessere e una vita degna agli animali?

R: "Sì e sono stati diversi gli atti da me presentati nella corrente legislatura in materia di controllo dei farmaci veterinari e l’antibiotico resistenza. È mia intenzione continuare a dare battaglia su questo tema per un buono stato di salute degli animali e un uso razionale e responsabile degli antibiotici somministrati negli allevamenti anche attraverso il divieto dell’uso preventivo per legge".

5 - Sostenibilità - I sistemi che rispettano maggiormente il benessere animale sono anche quelli più sostenibili. Quando gli animali sono allevati in condizioni di maggiore benessere si fa un minore uso di antibiotici, si contribuisce alla fertilità del suolo, si riduce l’uso dei pesticidi. Inoltre i prodotti provenienti da allevamenti con più benessere animale hanno qualità nutrizionali migliori. Favorirete la transizione a questi sistemi con incentivi specifici?

R: "Certamente. Sono intervenuta in Commissione XII con Atti di Sindacato Ispettivo proprio al fine di incentivare sistemi di allevamento estensivo e allevamenti con metodi alternativi che avrebbero la prerogativa di garantire maggiore benessere degli animali, tutela del consumatore e sostenibilità ambientale".

6 - Mangiare meno, mangiare meglio - Le diete che prevedono grandi quantitativi di carne non sono sostenibili, non solo in termini ambientali, ma anche di salute pubblica. Una politica alimentare sostenibile e efficiente deve promuovere diete salutari, riducendo così l’incidenza di malattie cardiovascolari e respiratorie, oltre a quella di alcuni tipi di cancro. Promuoverete nelle scuole e nelle mense pubbliche una dieta con un minore apporto di carne, che provenga da allevamenti più sostenibili e rispettosi del benessere degli animali?

R: “Non è nella possibilità di un deputato della Repubblica di intervenire sui Piani di Offerta Formativa delle scuole dell’obbligo. Tuttavia, ritengo importante promuovere attraverso le mie possibilità una cultura più rispettosa degli animali e della salute umana mediante una dieta equilibrata che possa apportare minor consumo di carne. Educare anche nella corretta alimentazione sin da piccoli gli adulti di domani, dovrebbe essere una delle priorità di un Governo”.

Patrizia Prestipino (PD)

Patrizia Prestipino (PD)

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1 - Etichettatura secondo il metodo di allevamento - In Italia solo le uova delle galline sono etichettate obbligatoriamente secondo il metodo di allevamento. Esiste un’etichettatura volontaria per il pollame, ma per bovini, suini e conigli, che sono allevati per la maggior parte intensivamente, questa etichettatura è mancante. Gli italiani però hanno già dimostrato di preferire i prodotti più rispettosi del benessere animale essendo anche disposti a pagarli di più. Approverete un disciplinare di etichettatura volontaria secondo il metodo di allevamento per bovini, suini e conigli?

R: "Sì".

2 - Trasporto - Il trasporto è uno dei momenti in cui gli animali possono soffrire maggiormente, a causa della lunghezza e delle condizioni del viaggio. Può capitare infatti, ed è stato mostrato in innumerevoli investigazioni che coinvolgevano anche l’Italia, che gli animali siano trasportati in condizioni di sovraffollamento, in mancanza di acqua e cibo, e senza soste adeguate. Vieterete i viaggi superiori alle 8 ore all’interno dell’UE e l’esportazione degli animali fuori dall’UE?

R: "In questo ambito Il PD si impegna a trovare le soluzioni migliori".

3 - Telecamere nei macelli - Ogni anno in Italia vengono macellati più di 700 milioni di animali. Negli ultimi anni diverse investigazioni sulle condizioni in cui vengono macellati gli animali per uso alimentare, diffuse da alcune ONG, hanno suscitato scandalo e sdegno. In Francia e in Inghilterra, dopo simili scandali, le telecamere sono state introdotte per legge. Approverete una legge che obblighi all’installazione delle telecamere nei macelli, migliorarando le condizioni in cui gli animali vengono macellati, eliminando le inutili sofferenze a cui sono troppo spesso sottoposti e tutelando allo stesso tempo i diritti e la privacy dei lavoratori?

R: "Sì".

4 - Antibiotico resistenza - L’antibiotico resistenza è una minaccia globale. In Italia circa il 70% degli antibiotici venduti è destinato agli animali e il nostro Paese ha livelli di resistenza fra i più alti dell’UE. L’uso preventivo, o routinario, degli antibiotici è uno dei pilastri degli allevamenti intensivi, dove gli animali riescono a sopportare condizioni innaturali solo grazie all’utilizzo di questi farmaci. Approverete una legge che vieti l’uso preventivo degli antibiotici negli allevamenti, assicurando migliori condizioni di benessere e una vita degna agli animali?

R: "Sì".

5 - Sostenibilità - I sistemi che rispettano maggiormente il benessere animale sono anche quelli più sostenibili. Quando gli animali sono allevati in condizioni di maggiore benessere si fa un minore uso di antibiotici, si contribuisce alla fertilità del suolo, si riduce l’uso dei pesticidi. Inoltre i prodotti provenienti da allevamenti con più benessere animale hanno qualità nutrizionali migliori. Favorirete la transizione a questi sistemi con incentivi specifici?

R: "Sì".

6 - Mangiare meno, mangiare meglio - Le diete che prevedono grandi quantitativi di carne non sono sostenibili, non solo in termini ambientali, ma anche di salute pubblica. Una politica alimentare sostenibile e efficiente deve promuovere diete salutari, riducendo così l’incidenza di malattie cardiovascolari e respiratorie, oltre a quella di alcuni tipi di cancro. Promuoverete nelle scuole e nelle mense pubbliche una dieta con un minore apporto di carne, che provenga da allevamenti più sostenibili e rispettosi del benessere degli animali?

R: “Sì”.

Monica Cirinnà (PD)

Monica Cirinnà (PD)

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Nota: la senatrice risponde a titolo personale e le sue posizioni non sono rappresentative del partito.

1 - Etichettatura secondo il metodo di allevamento - In Italia solo le uova delle galline sono etichettate obbligatoriamente secondo il metodo di allevamento. Esiste un’etichettatura volontaria per il pollame, ma per bovini, suini e conigli, che sono allevati per la maggior parte intensivamente, questa etichettatura è mancante. Gli italiani però hanno già dimostrato di preferire i prodotti più rispettosi del benessere animale essendo anche disposti a pagarli di più. Approverete un disciplinare di etichettatura volontaria secondo il metodo di allevamento per bovini, suini e conigli?

R: "Da vegetariana parlo dolorosamente di questo argomento. Sono contraria agli allevamenti intensivi e a tutti quegli allevamenti che non prevedono condizioni di benessere per gli animali. Ritengo che sia giusto permettere ai consumatori di individuare attraverso l'etichetta il tipo di allevamento di provenienza, esattamente come accade per le galline".

2 - Trasporto - Il trasporto è uno dei momenti in cui gli animali possono soffrire maggiormente, a causa della lunghezza e delle condizioni del viaggio. Può capitare infatti, ed è stato mostrato in innumerevoli investigazioni che coinvolgevano anche l’Italia, che gli animali siano trasportati in condizioni di sovraffollamento, in mancanza di acqua e cibo, e senza soste adeguate. Vieterete i viaggi superiori alle 8 ore all’interno dell’UE e l’esportazione degli animali fuori dall’UE?

R: "Su questa materia ho presentato nella scorsa legislatura alcune interrogazioni alle quali non è stata risposta. Penso che il prossimo Parlamento dovrà, nel rispetto delle normative europee, esprimere parole chiare su questi viaggi dell'orrore".

3 - Telecamere nei macelli - Ogni anno in Italia vengono macellati più di 700 milioni di animali. Negli ultimi anni diverse investigazioni sulle condizioni in cui vengono macellati gli animali per uso alimentare, diffuse da alcune ONG, hanno suscitato scandalo e sdegno. In Francia e in Inghilterra, dopo simili scandali, le telecamere sono state introdotte per legge. Approverete una legge che obblighi all’installazione delle telecamere nei macelli, migliorarando le condizioni in cui gli animali vengono macellati, eliminando le inutili sofferenze a cui sono troppo spesso sottoposti e tutelando allo stesso tempo i diritti e la privacy dei lavoratori?

R: "Non credo che l'occhio del Grande Fratello possa essere l'unica soluzione alle inutili sofferenze inferte agli animali prima e durante la macellazione. Penso che ci siano autorità pubbliche deputate a questo controllo; penso in primis ai dirigenti dei servizi veterinari pubblici, che troppo spesso hanno svolto questo compito in modo lacunoso".

4 - Antibiotico resistenza - L’antibiotico resistenza è una minaccia globale. In Italia circa il 70% degli antibiotici venduti è destinato agli animali e il nostro Paese ha livelli di resistenza fra i più alti dell’UE. L’uso preventivo, o routinario, degli antibiotici è uno dei pilastri degli allevamenti intensivi, dove gli animali riescono a sopportare condizioni innaturali solo grazie all’utilizzo di questi farmaci. Approverete una legge che vieti l’uso preventivo degli antibiotici negli allevamenti, assicurando migliori condizioni di benessere e una vita degna agli animali?

R: "Non sono in grado di valutare la reale incidenza dell'uso di antibiotico nei mangimi degli animali di allevamento. Ritengo che il modo migliore per salvarsi da alimenti intossicati da sostanze chimiche o medicinali sia quello di diventare vegetariani oppure di rivolgersi a cibi biologici nella cui filiera produttiva sono vietati tali prodotti".

5 - Sostenibilità - I sistemi che rispettano maggiormente il benessere animale sono anche quelli più sostenibili. Quando gli animali sono allevati in condizioni di maggiore benessere si fa un minore uso di antibiotici, si contribuisce alla fertilità del suolo, si riduce l’uso dei pesticidi. Inoltre i prodotti provenienti da allevamenti con più benessere animale hanno qualità nutrizionali migliori. Favorirete la transizione a questi sistemi con incentivi specifici?

R: "La politica degli incentivi economici è strettamente legata alle scelte di bilancio e alle disponibilità economiche del momento. Ritengo forse più perseguibile la leva della defiscalizzazione, aiutando così le imprese che fanno tali scelte".

6 - Mangiare meno, mangiare meglio - Le diete che prevedono grandi quantitativi di carne non sono sostenibili, non solo in termini ambientali, ma anche di salute pubblica. Una politica alimentare sostenibile e efficiente deve promuovere diete salutari, riducendo così l’incidenza di malattie cardiovascolari e respiratorie, oltre a quella di alcuni tipi di cancro. Promuoverete nelle scuole e nelle mense pubbliche una dieta con un minore apporto di carne, che provenga da allevamenti più sostenibili e rispettosi del benessere degli animali?

R: “I menù delle scuole non sono direttamente di competenza del Parlamento. Mi risulta che moltissimi Comuni abbiano già dato indicazioni in questo senso, privilegiando e sostenendo un'alimentazione sana, spesso a base di cereali, legumi e verdure, molto spesso provenienti da agricoltura biologica. Mi auguro che vi sia una sensibilità sempre crescente da parte dei sindaci e degli amministratori locali. Bisognerebbe insegnare a tutti, in particolare ai bambini, spesso golosi consumatori di cibo spazzatura, che noi siamo quello che mangiamo e quindi che la nostra salute, in ogni età, dipende dall'attenzione che rivolgiamo alla nostra alimentazione”.

Michela Vittoria Brambilla (Movimento Animalista)

Michela Vittoria Brambilla (Movimento Animalista)

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1 - Etichettatura secondo il metodo di allevamento - In Italia solo le uova delle galline sono etichettate obbligatoriamente secondo il metodo di allevamento. Esiste un’etichettatura volontaria per il pollame, ma per bovini, suini e conigli, che sono allevati per la maggior parte intensivamente, questa etichettatura è mancante. Gli italiani però hanno già dimostrato di preferire i prodotti più rispettosi del benessere animale essendo anche disposti a pagarli di più. Approverete un disciplinare di etichettatura volontaria secondo il metodo di allevamento per bovini, suini e conigli?

R: "Premesso che il Movimento animalista è contrario in linea di principio agli allevamenti intensivi, la risposta è “Certamente”. Non solo l’etichettatura sarebbe gradita ai consumatori, ma potrebbe indurre gli allevatori ad elevare gli standard di benessere animale nei loro stabilimenti.".

2 - Trasporto - Il trasporto è uno dei momenti in cui gli animali possono soffrire maggiormente, a causa della lunghezza e delle condizioni del viaggio. Può capitare infatti, ed è stato mostrato in innumerevoli investigazioni che coinvolgevano anche l’Italia, che gli animali siano trasportati in condizioni di sovraffollamento, in mancanza di acqua e cibo, e senza soste adeguate. Vieterete i viaggi superiori alle 8 ore all’interno dell’UE e l’esportazione degli animali fuori dall’UE?

R: "Sì. Com’è noto, la materia è di competenza comunitaria. Ho già chiesto pubblicamente, in più occasioni, anche sostenendo petizioni già presentate da diversi soggetti, di limitare ad un massimo di 8 ore la durata dei trasporti all’interno dell’Ue. Concordo sul fatto che dovrebbe essere vietata l’esportazione di animali in Paesi dove non vale la stessa regola".

3 - Telecamere nei macelli - Ogni anno in Italia vengono macellati più di 700 milioni di animali. Negli ultimi anni diverse investigazioni sulle condizioni in cui vengono macellati gli animali per uso alimentare, diffuse da alcune ONG, hanno suscitato scandalo e sdegno. In Francia e in Inghilterra, dopo simili scandali, le telecamere sono state introdotte per legge. Approverete una legge che obblighi all’installazione delle telecamere nei macelli, migliorarando le condizioni in cui gli animali vengono macellati, eliminando le inutili sofferenze a cui sono troppo spesso sottoposti e tutelando allo stesso tempo i diritti e la privacy dei lavoratori?

R: "Non soltanto sono d’accordo, ma ho già presentato una proposta di legge (AC 4202) per introdurre la videosorveglianza nei macelli e negli allevamenti".

4 - Antibiotico resistenza - L’antibiotico resistenza è una minaccia globale. In Italia circa il 70% degli antibiotici venduti è destinato agli animali e il nostro Paese ha livelli di resistenza fra i più alti dell’UE. L’uso preventivo, o routinario, degli antibiotici è uno dei pilastri degli allevamenti intensivi, dove gli animali riescono a sopportare condizioni innaturali solo grazie all’utilizzo di questi farmaci. Approverete una legge che vieti l’uso preventivo degli antibiotici negli allevamenti, assicurando migliori condizioni di benessere e una vita degna agli animali?

R: "Sì, è necessario".

5 - Sostenibilità - I sistemi che rispettano maggiormente il benessere animale sono anche quelli più sostenibili. Quando gli animali sono allevati in condizioni di maggiore benessere si fa un minore uso di antibiotici, si contribuisce alla fertilità del suolo, si riduce l’uso dei pesticidi. Inoltre i prodotti provenienti da allevamenti con più benessere animale hanno qualità nutrizionali migliori. Favorirete la transizione a questi sistemi con incentivi specifici?

R: "Sì".

6 - Mangiare meno, mangiare meglio - Le diete che prevedono grandi quantitativi di carne non sono sostenibili, non solo in termini ambientali, ma anche di salute pubblica. Una politica alimentare sostenibile e efficiente deve promuovere diete salutari, riducendo così l’incidenza di malattie cardiovascolari e respiratorie, oltre a quella di alcuni tipi di cancro. Promuoverete nelle scuole e nelle mense pubbliche una dieta con un minore apporto di carne, che provenga da allevamenti più sostenibili e rispettosi del benessere degli animali?

R: “Sì. Anche in questo caso ho già formulato due proposte di legge: l’AC 324 per garantire l'opzione per la dieta vegetariana e la dieta vegana nelle mense e nei luoghi di ristoro pubblici e privati e l’AC 458 per favorire iniziative di educazione alimentare e di diffusione della cultura vegetariana e vegana nell'ambito dell'insegnamento scolastico”.

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