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Scopri qui alcune delle nostre campagne e iniziative passate, ora concluse o al momento inattive.
E per scoprire i risultati delle nostre campagne presenti e passate, leggi i nostri rapporti globali e approfondisci l’impegno di Compassion in World Farming in Italia nella sezione dedicata alla nostra storia.
Il rischio pandemie
Nel contesto della pandemia da COVID-19, nel 2020 abbiamo lanciato una petizione e un report dettagliato dal titolo Is the next Pandemic on our Plate? (La prossima pandemia è nel nostro piatto?), che sottolinea come l'allevamento intensivo costituisca terreno fertile per le malattie e un pericolo per l'umanità. Un totale di 577.639 persone ha firmato la petizione in tutto il mondo. Di queste firme, 54.540 sono state raccolte da CIWF Italia. La consegna delle firme si è tenuta a Ginevra, il 12 luglio 2022.
E ora?
Dopo la chiusura di questa campagna, il nostro impegno per mettere fine all’allevamento intensivo ora prosegue con la campagna END.IT.
InSOStenibile
Dal 2018 fino al 2020, con la campagna InSOStenibile, abbiamo aiutato alcuni comitati locali di cittadini a far sentire la loro voce contro gli allevamenti intensivi costruiti poco lontano dalle loro case.
Perché gli allevamenti intensivi sono anche questo, per chi vive intorno a queste “fabbriche” grigie produttrici di sofferenza: una minaccia alla salute e un odore acre che nulla riesce a coprire.
E ora?
Dopo la chiusura di questa campagna, il nostro impegno per mettere fine all’allevamento intensivo ora prosegue con la campagna END.IT.
Non nel mio piatto
Grazie al sostegno e le generose donazioni di sostenitrici e sostenitori, nel gennaio del 2016 abbiamo lanciato un video per sensibilizzare i consumatori sull’atroce realtà degli allevamenti intensivi – una verità spesso seppellita sotto claim ingannevoli. Con questo video, abbiamo chiesto un’alternativa più rispettosa del benessere animale, dell’ambiente e della salute umana.
La campagna Non nel mio piatto è proseguita con un’azione sui social a cui hanno partecipato tantissime persone. Come? Con un selfie: abbiamo chiesto di stampare, o aggiungere sulla propria foto profilo, un paio di occhialini con disegnate due fette di salame a coprire gli occhi. I nostri social si sono riempiti di tantissime foto, tutte con lo stesso appello: apri gli occhi.
E ora?
Dopo la chiusura di questa campagna, il nostro impegno per un'etichettatura trasparente ora prosegue con la campagna contro le Bugie in etichetta.
Farmageddon
Farmageddon. Il vero prezzo della carne economica è stato pubblicato in Italia nel 2015. Scritto dal nostro Direttore globale, Philip Lymbery in collaborazione con la giornalista Oakeshott, il libro documenta un viaggio investigativo negli allevamenti intesivi e il loro impatto su ambiente e persone.
Non siamo rimasti con le mani in mano: le parole di Farmageddon sono uscite dalle pagine del libro, trasformandosi nella nostra campagna per denunciare i costi nascosti del sistema di produzione intensivo. L’allevamento intensivo è un mostro dalle molte teste, e per questo combatterlo ha significato – e significa – colpirlo in diversi punti e con diverse armi. Infatti, Farmageddon è stata la linea guida su cui abbiamo costruito tutto il nostro lavoro degli ultimi anni: denunciando gli impatti dell'allevamento intensivo, che si ripercuotono non solo sugli animali ma anche sull’ambiente e la nostra salute.
E ora?
Dopo la chiusura di questa campagna, il nostro impegno per mettere fine all’allevamento intensivo ora prosegue con la campagna END.IT.
Benessere dei suini
Da anni ci impegniamo perché venga rispettata la legislazione europea per la protezione dei suini (Dir. 2008/120/CE), recepita anche in Italia e le cui norme più stringenti risalgono ben al 1991 (Direttiva 91/630/CEE).
La legge prevede misure per migliorare il benessere di questi animali, come l’obbligo di fornire arricchimenti ambientali adeguati, e proibisce il taglio sistematico della coda a questi animali. Purtroppo, questa legge è costantemente ignorata in Italia ed Europa. Scopri la campagna qui.
E ora?
La campagna è proseguita nel 2022 con una lettera inviata all’allora ministro della Salute Roberto Speranza.
Foie gras
Il foie gras (fegato grasso) è il fegato di anatra o oca fatta ingrassare tramite alimentazione forzata. In Italia non si produce, ma è venduto come “prelibatezza”, quando la realtà è una sola: si tratta di crudeltà e sofferenza animale.
Per questo, nel 2015 abbiamo consegnato una petizione per chiedere che sia reso illegale. Scopri di più sulla campagna qui.
Elezioni
Nel corso degli anni, ci siamo rivolti ai candidati e alle candidate alle elezioni nazionali ed europee, premendo perché includessero nei loro programmi politici questioni fondamentali per gli animali, l’ambiente e la salute umana.
Manca ormai poco alle #ElezioniPolitiche2022. Insieme alle altre associazioni di protezione animale abbiamo formulato un manifesto, includendo delle richieste ai candidati e partiti. Ecco cosa chiediamo per gli animali allevati a fini alimentari: #AncheGliAnimaliVotano pic.twitter.com/gKjNoQnxNw
— CIWF Italia (@CIWF_IT) September 15, 2022
