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Sofferenze ingiustificate per gli animali in gabbia

Nel loro habitat naturale, i conigli trascorrerebbero le giornate saltando, correndo, esplorando e socializzando. Purtroppo, la maggior parte di questi comportamenti è resa impossibile o fortemente limitata nelle strette e squallide gabbie degli allevamenti intensivi.

Recentemente, abbiamo condotto un'inchiesta sugli allevamenti di conigli nell'UE e abbiamo scoperto migliaia di conigli tenuti in gabbie di metallo così piccole da non consentire agli animali nemmeno di sollevarsi sulle zampe posteriori, un comportamento di controllo naturale fondamentale.

Guarda il video della nostra nuova inchiesta per vedere con i tuoi occhi le condizioni in cui questi animali sono costretti a vivere.

Per mettere fine a questa crudeltà, abbiamo bisogno di rendere pubblico quanto accade nei capannoni degli allevamenti intensivi europei: condivi il video e aiutaci a mobilitare altre persone!

Scrivi a Ursula von der Leyen

L'allevamento intensivo costringe gli animali a una vita di reclusione, privandoli di spazio, libertà e della possibilità di esprimere i propri comportamenti naturali. I conigli non fanno eccezione. Solo nell'UE, circa 77 milioni di conigli trascorrono la loro vita rinchiusi in una gabbia.

I nostri investigatori hanno visto conigli che cercavano disperatamente di mordere la gabbia e si muovevano in cerchio, segni tipici di frustrazione e stress. Alcuni presentavano lesioni, tra cui piaghe da pressione e tagli alle orecchie.

Con questa inchiesta vogliamo ribadire la necessità di vietare immediatamente le gabbie, una volta per tutte. E abbiamo bisogno del tuo aiuto per farlo.

Le nostre voci collettive hanno una grande forza, e insieme possiamo dimostrare che non tollereremo oltre il persistere di questa crudeltà. È ora di mettere fine a tutto ciò.

Scrivi subito un'email alla Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, per chiedere che la nuova Commissione mantenga l’impegno di vietare l’allevamento in gabbia nell’UE!

Diversi conigli bianchi ammassati in strette gabbie di metallo

Una realtà angosciante

Anche se queste immagini possono essere difficili da guardare, non possiamo voltarci dall’altra parte.

Perché non sono solo i conigli a soffrire dietro le sbarre di una gabbia. Molte altre specie, come scrofe, galline, quaglie, anatre e vitelli, condividono lo stesso destino angosciante: passare la propria vita all’interno di una gabbia. Questi sono solo alcuni esempi di ciò che sono costretti a subire ogni giorno:

  • Le scrofe vengono chiuse in minuscole gabbie di gestazione e allattamento. Queste gabbie di metallo impediscono qualsiasi movimento, la costruzione del nido o un'interazione sana con i suinetti, causando spesso lesioni fisiche e stress psicologico.
  • Le galline non hanno la possibilità di appollaiarsi e beccare, non possono fare bagni di polvere e vivono in condizioni di sovraffollamento. Molte di loro non escono dalla propria gabbia fino a quando non vengono portate al macello.
  • I vitelli appena nati nell'industria lattiero-casearia, destinati a diventare vacche da latte o allevati per la produzione di carne, vengono di solito tenuti in recinti individuali, isolati l'uno dall'altro, per le prime otto settimane di vita. Sebbene il regolamento preveda che un vitello debba essere in grado di vedere e toccare altri vitelli dal proprio recinto, l'isolamento ne compromette il benessere fisico e relazionale.

Non possiamo permettere che questa crudeltà continui, e abbiamo bisogno del tuo aiuto per mettere fine all'era delle gabbie una volta per tutte.

La Commissione europea deve agire

Nove cittadini e cittadine UE su dieci – circa 400 milioni di persone – chiedono la fine della crudele pratica dell’allevamento in gabbia. Per questo, conosciamo la forza della nostra volontà collettiva.

Per questo motivo chiediamo alla Commissione europea di agire ora e di mantenere la promessa legalmente vincolante di vietare le gabbie, che sono già state eliminate con successo da alcune note aziende europee.

La Commissione europea deve dare la priorità al benessere degli animali.

Di recente, sono stati fatti passi avanti incoraggianti. Ventinove leader del settore alimentare, agricolo, accademico e ambientale si sono riuniti per il Dialogo strategico sul futuro dell'agricoltura nell'UE, con il nostro CEO, Philip Lymbery, che ha svolto un ruolo guida nella negoziazione a nome dei gruppi per il benessere animale.

Dopo mesi di trattative è stato raggiunto un accordo, ed è stato pubblicato un report conclusivo con raccomandazioni chiare, tra cui la riforma degli standard di benessere animale e una proposta di divieto delle gabbie.

Presentando il report, la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha dichiarato: “Abbiamo una base molto solida per lo sviluppo di una nuova visione per l'alimentazione e l'agricoltura in Europa.”

In seguito a questo annuncio da parte della Commissione, che dovrà dichiarare la propria visione per l’agricoltura e l’alimentazione entro i prossimi 100 giorni, siamo a un momento cruciale della nostra battaglia.

E con te al nostro fianco, sappiamo che potremo mettere fine per sempre alla crudele era delle gabbie.

Scrivi subito a Ursula von der Leyen per dare agli animali un futuro migliore.

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Maggiori informazioni disponibili nella sintesi del nostro report.

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