Compassion in World Farming (CIWF) è stata fondata nel 1967 da Peter Roberts, un piccolo allevatore inglese di vacche da latte che si oppose alla crescente intensificazione dei metodi di allevamento e alla sofferenza che questo causava agli animali.
Da oltre 50 anni, quindi, CIWF lavora per porre fine all’allevamento intensivo e a tutte le pratiche crudeli ad esso associate, incoraggiando allo stesso tempo il passaggio a metodi di allevamento più rispettosi del benessere degli animali.
Ad oggi CIWF è riconosciuta come la maggiore organizzazione non governativa internazionale per la protezione ed il benessere degli animali allevati a fini alimentari. Ha sedi, associazioni affiliate o rappresentanti in tutto il mondo. Oltre all’Italia in Francia, Olanda, Polonia, Spagna, Svezia, Repubblica Ceca, Stati Uniti, Sud Africa, Cina.
Il fondatore
Peter Roberts fu un vero precursore. Il primo a combattere da solo in Gran Bretagna contro la crudeltà negli allevamenti, e a fondare il movimento che in Europa portò alla riclassificazione legislativa degli animali in Europa da beni agricoli a esseri viventi.
Dopo avere studiato agraria, negli anni ‘50, comprò una piccola azienda agricola in cui coltivava mais e allevava vacche da latte.
Quest’attività durò un breve periodo, perché presto la sofferenza degli animali negli allevamenti intensivi lo sconvolse a tal punto che iniziò a scrivere lettere ai giornali protestando contro l’allevamento in gabbia di vitelli, galline e scrofe. Vedendo che nulla cambiava, e che le organizzazioni di protezione animale del tempo non facevano abbastanza, decise di creare insieme alla moglie Anna una fondazione, che divenne Compassion in World Farming.
Già nel 1961 era diventato vegetariano e aveva fondato una azienda chiamata Direct Foods, per commercializzare il sostituto della carne TVP. Chiuse poi l’azienda agricola e dedicò tutta la sua vita a sviluppare Compassion in World Farming, da cui non prese mai lo stipendio.
Sotto la guida di Peter, le campagne di CIWF portarono ad alcuni fondamentali cambiamenti legislativi, come ad esempio il divieto di detenzione dei vitelli alla catena in box singolo in Gran Bretagna già nel 1990 (poi passato anche a livello europeo) e il riconoscimento degli animali come esseri senzienti nel Trattato di Amsterdam nel 1997.
Nel 1992, per i meriti di una vita dedicata alla protezione animale, Peter fu insignito del titolo MBE (Member of the Most Excellent Order of the British Empire)*.
Morì nel 2006.
*Tratto dal necrologio pubblicato sul Daily Telegraph
CIWF arriva in Italia
L’avventura italiana di Compassion in World Farming inizia nel 2012, quando la nostra direttrice Annamaria Pisapia entra nell’Ufficio nazionale del turismo italiano a Londra per denunciare le sofferenze e le terribili condizioni delle scrofe allevate in gabbia negli allevamenti italiani. Da allora, sono passati dieci anni ricchi di sfide e vittorie.
I nostri risultati
Ogni anno, sono milioni gli animali a cui è stata risparmiata tanta sofferenza grazie alle nostre battaglie
- Stimiamo che dal 2007 almeno 5 milioni di vitelli abbiano avuto una vita migliore grazie al divieto dei recinti individuali in tutta UE
- Almeno 250 milioni di galline ogni anno traggono beneficio dalla proibizione delle gabbie di batteria in tutta Europa
- Nella UE, dal 2013 circa 8 milioni di scrofe ogni anno non sono più costrette in gabbia per tutta la gestazione
- Nel 2014 abbiamo contribuito alla chiusura del macello degli orrori di Beirut in Libano
- Nel 2019 abbiamo lanciato l’Iniziativa dei cittadini europei “End the Cage Age”, che ha portato nel giugno del 2021 all’impegno della Commissione europea a proporre una legge per vietare gli allevamenti in gabbia
Inoltre, più di 2,5 miliardi di animali ogni anno hanno una vita maggiormente rispettosa del loro benessere grazie alle policy delle aziende riconosciute con i nostri simbolici Premi Benessere Animale.