Qual è la mission di CIWF Italia?
La mission di CIWF Italia è quella di porre fine all'allevamento intensivo, la principale causa di sofferenza per gli animali. Allo stesso tempo, promuoviamo e cerchiamo di incrementare le procedure, i metodi e le pratiche agricole di farming e di altra natura che evitano crudeltà e sofferenza inutili agli animali allevati a fini alimentari.
Compassion significa compassione?
La parola compassion del nome Compassion in World Farming non corrisponde all’italiano compassione. Compassion si rifà al senso etimologico latino di cum-patior = soffro insieme e indica quell’empatia verso l’animale totalmente mancante nella zootecnia intensiva globale.
CIWF è un'organizzazione vegetariana o vegana?
Molti di noi e molti dei nostri sostenitori sono vegetariani e vegani ma non siamo un’organizzazione vegetariana o vegana.
Il nostro obiettivo principale è quello di porre fine alle sofferenze del maggior numero di animali presenti negli allevamenti, ma ci rendiamo conto che questo non è né facile né immediato.
Nella nostra società manca anche il semplice concetto di dignità di ogni essere vivente e l’Italia è un esempio lampante di questa carenza. È necessario un cambiamento culturale di proporzione gigantesche: la maggior parte della popolazione mondiale mangia carne ed è ben lontana da mete vegetariane (per non dire vegane). Per questo crediamo che un approccio pragmatico, che parli a quante più persone possibili, sia la strategia giusta per poter realizzare miglioramenti di vasta portata. Questo non significa che non incoraggiamo i consumatori a mangiare meno carne, per il bene non solo degli animali ma anche di loro stessi e del pianeta. Sicuramente ridurre il consumo di carne è uno dei modi più diretti per fare la differenza per gli animali.
Come si pone CIWF nei confronti di altre ONG o associazioni vegane?
Apprezziamo i meriti e i risultati delle organizzazioni che svolgono campagne specifiche per il vegetarianesimo e/o veganesimo. Ma proprio perché lo apprezziamo, crediamo che duplicare il loro lavoro non sia un approccio vincente per gli animali. Usando prospettive diverse, tutte le organizzazioni di protezione animale/per i diritti degli animali messe insieme sono in grado di raggiungere un pubblico il più ampio possibile.
Ha senso battersi per una vita migliore per gli animali allevati a fini alimentari quando poi vengono comunque uccisi?
Riteniamo che abbia assolutamente senso. Al momento, la vita (comunque troppo breve) della maggior parte degli animali allevati nella zootecnia intensiva è fatta solo di dolore e privazione. Siamo profondamente convinti che dare invece a questi animali la possibilità di avere una vita almeno dignitosa, ispirata ai fondamenti del benessere animale faccia una grande differenza per loro. Ad esempio, per una gallina ovaiola essere allevata all’aperto, dove può esprimere i propri comportamenti naturali, invece di passare tutta la vita in una gabbia in cui non riesce nemmeno a muoversi, fa una grande differenza.
CIWF promuove prodotti di origine animale?
Assolutamente no. CIWF non promuove prodotti di origine animale in quanto tali, ma segnala ai cittadini-consumatori quei prodotti o tipi di prodotti che derivano da forme di allevamento più rispettose del benessere degli animali. Questo per fare sì che l’utilizzo di questi prodotti si affermi a discapito di quelli (attualmente la maggioranza) provenienti dalla zootecnia intensiva.