Pubblicato 13/10/2014
Si ripete il dramma dell’esportazione di animali vivi dall’EU verso paesi terzi.
28 bufale piemontesi, gravide, sono state ferme al confine tra Bulgaria e Turchia da mercoledì 8/10 fino ad oggi, senza potere essere scaricate, né approvvigionate con acqua e cibo.
Arrivate al confine, dopo oltre 1800 km di viaggio, gli ispettori bulgari hanno lasciato passare il camion mentre quelli turchi no. La Turchia non ha accettato il “carico” per una questione prettamente burocratica e, detto in breve, riconducibile a un divieto per il Piemonte di esportare in Turchia per casi passati di blue tongue. Il divieto è stato rimosso il 10 ottobre, ma gli animali non sono potuti ripartire fino ad oggi.
La paradossale situazione, che ha causato, come possiamo immaginare, grandi sofferenze a questi animali, è stata seguita sul posto da Eyes on Animals e Animal Welfare Foundation.
CIWF International è intervenuta e ha già scritto alla Commissione Europea, al Consolato Italiano ad Ankara e al Ministero competente in Turchia.
Noi cittadini invece possiamo far sentire la nostra voce e dire basta alla sofferenza di questi animali, esportati vivi fuori dell’UE, firmando la nostra petizione. Per maggiori informazioni sulla campagna sul trasporto extra UE, clicca qui.