Pubblicato 18/06/2015
L’allevamento intensivo non danneggia solo gli animali e l’ambiente, ma causa anche povertà e ingiustizie sociali. Lo denuncia il direttore di CIWF International Philip Lymbery che combatte i sistemi di produzione intensivi da decenni e, proprio per il suo instancabile impegno, è stato premiato con il prestigioso Premio Archivio Disarmo – Colombe d’oro per la pace, assegnato sotto l’alto patronato del presidente della Repubblica.
Il Premio Colomba d’Oro è un riconoscimento che viene dato alle personalità che, nel mondo dell’informazione e nella società in generale, diffondono gli ideali di pace e di convivenza tra i popoli e promuovono la ricerca di soluzioni nonviolente ai conflitti.
Lymbery ha ricevuto il riconoscimento dalle mani del famoso attore Luca Zingaretti, che, durante la cerimonia di premiazione, tenutasi a Roma il 10 giugno, ha letto all’impronta l’introduzione di "Farmageddon: il vero prezzo della carne economica" (Nutrimenti 2015), scritto dallo stesso Lymbery, insieme alla giornalista del Times Isabel Oakeshott.
Chi segue le attività di CIWF probabilmente sa che si tratta di un viaggio-inchiesta durato tre anni, attraverso cinque continenti, per rispondere a queste domande: abbiamo davvero bisogno dell’allevamento intensivo per sfamare il mondo? L’allevamento intensivo ci sta facendo ammalare? È sempre vero che “più grande” significa “meglio”?
L’inchiesta ha evidenziato che non solo l’allevamento intensivo non è in grado, e non lo sarà mai, di nutrire il mondo, ma ci sta facendo scivolare verso una vera e propria apocalissi, un “Farmageddon”, fatta di deforestazione, perdita di biodiversità, inquinamento delle acque e dell’aria, deturpamento del paesaggio e spreco di risorse alimentari.
A fare le spese di tutto questo sono anche le popolazioni locali a cui la terra viene strappata per produrre intensivamente i cereali per i mangimi, le cui foreste vengono tagliate e le cui acque vengono irrimediabilmente inquinate. Provocando povertà e ingiustizia sociale.
“Sono onorato e commosso nel ricevere la Colomba d’oro per la pace – ha dichiarato Lymbery- , oggi gli animali sono tenuti in gabbie, ammassati in capannoni chiusi. Un'altra ondata di industrializzazione è incombente e potrebbe portare con sé un'ulteriore riduzione dei territori agricoli, un incremento delle malattie, cibo non sano, e un aumento della fame nel mondo. Continuerò a lavorare per fermare l’allevamento intensivo, per la salvaguardia del nostro Pianeta e per la salute delle persone.”
Il presidente e cofondatore dell'Istituto di Ricerche Internazionali Archivio Disarmo Fabrizio Battistelli, ha dichiarato: "A noi di Archivio Disarmo è venuto spontaneo riconoscere il grande lavoro di Philip Lymbery e di CIWF. I loro obiettivi sono i nostri e si congiungono in una coppia indissolubile: pace e ambiente. Se il genere umano non la smette di saccheggiare l'ambiente, i conflitti ci sommergeranno; se cominceremo a ragionare e agire da esseri responsabili, saremo in grado di trovare soluzioni nonviolente accettabili da tutti".
La Colomba d’Oro a Philip Lymbery, come ha fatto notare Annamaria Pisapia, Direttrice di CIWF Italia Onlus, giunge in un momento importante, nell’anno dedicato alla nutrizione, con il nostro paese che ospita Expo e tutti i dibattiti ad esso correlati.