Pubblicato 23/06/2015
Lo scorso 9 giugno Compassion in World Farming ha tenuto ad Expo la cerimonia annuale di premiazione delle aziende agroalimentari di tutto il mondo impegnate a migliorare il benessere animale nelle loro filiere. Durante la cerimonia, che ha avuto luogo grazie al supporto della Commissione Europea, sono stati consegnati 41 Premi di Benessere Animale. Grazie all’impegno delle aziende premiate saranno circa 15 milioni gli animali che potranno vivere in condizioni migliori.
I vincitori italiani
Ferrero, Fumagalli Industria Alimentari e ValVerde sono stati premiati, rispettivamente, con il Premio Good Egg, la Menzione d’Onore Good Pig per le scrofe e il Premio Good Chicken.
Il Gruppo Ferrero, azienda italiana di importanza internazionale, ha ricevuto il Premio Good Egg, per la scelta di utilizzare, in tutti i suoi prodotti venduti in Europa, solo uova provenienti da galline non allevate in gabbia.
La Menzione D'Onore Good Pig - parte scrofe è andata, invece, a Fumagalli Industria Alimentari, che si è impegnato a migliorare il benessere delle scrofe nella propria filiera, smettendo di ricorrere a gabbie di allattamento e di gestazione, che causano agli animali gravi sofferenze e privazioni, e fornendo alle scrofe paglia o altro materiale di arricchimento necessario a esprimere i loro comportamenti naturali.
ValVerde riceve quest’anno il suo secondo Premio Good Chicken. L’anno scorso l’azienda vercellese aveva ricevuto un Premio per gli standard maggiormente rispettosi con cui si è impegnata ad allevare i suoi polli, mentre quest’anno, con il nuovo marchio Gran Selezione Pollo dal Piemonte, compie un ulteriore passo avanti: oltre a densità di allevamento inferiori e alla presenza di arricchimenti ambientali, Gran Selezione utilizza solo razze ad accrescimento più lento. Solitamente, infatti, negli allevamenti intensivi di polli da carne vengono selezionate razze con ritmo di crescita elevatissimo, spesso causa di difficoltà di locomozione e di problemi cardiovascolari e respiratori per i polli.
Premio Good Rabbit
Al centro della cerimonia dei Premi Benessere Animale di quest’anno il lancio del nuovo Premio Good Rabbit, dedicato al benessere dei conigli e di cui uno dei pilastri è l’allevamento in sistemi che non prevedano l’utilizzo di gabbie.
Purtroppo ancora nessun vincitore italiano in questa categoria, essendo il settore in Italia ancora dominato dall’uso delle gabbie di batteria. La rilevanza di questi primi vincitori del Premio Good Rabbit è, quindi, ancora maggiore, perché dimostra che le alternative alle gabbie esistono e sono già impiegate da grandi aziende alimentari e supermercati europei, come i premiati BreFood, Kaufland e Real in Germania, Terrena in Francia e Colruyt in Belgio.
I conigli rappresentano la seconda specie animale più allevata in Europa, ma la stragrande maggioranza è ancora allevata in gabbie di batteria tradizionali, con tutte le problematiche di benessere che questo comporta. Anche in Italia, primo produttore europeo di carne di coniglio e secondo a livello mondiale dopo la Cina, i sistemi di allevamento senza gabbie sono quasi inesistenti.
Nonostante l’assenza di una legislazione specie-specifica, alcune aziende alimentari leader di settore hanno iniziato a introdurre cambiamenti positivi nelle loro filiere, molto spesso in risposta alle richieste provenienti dai consumatori.
Nei sistemi senza gabbie, utilizzati dalle aziende premiate, i conigli sono allevati all’interno di recinti che garantiscono agli animali più spazio per muoversi, per esprimere interazioni sociali e per manifestare i loro comportamenti naturali, come rosicchiare pezzi di legno, mangiare fieno, nascondersi in tubi o sotto a piattaforme, sollevarsi appoggiandosi sulle zampe posteriori, sdraiarsi in posizione distesa e saltare. Oltre a questo, una delle aziende premiate, BreFood, si sta impegnando anche per il benessere delle fattrici (le femmine allevate per la riproduzione), ricercando le soluzioni migliori per allevarle in gruppo con la necessaria disponibilità di spazio e arricchimento ambientale.
Premi supermercati
I Premi Supermercati vengono conferiti alle catene di grande distribuzione europee che dimostrano alti standard di benessere animale, iniziative di marketing particolarmente significative ed esempi di innovazione delle filiere. Nessuna realtà italiana premiata quest’anno in questa categoria, cosa che ci auguriamo possa verificarsi nei prossimi anni.
Il Premio Innovazione nella GDO 2015 è andato a Coop Svizzera per aver lavorato allo sviluppo di una razza di polli a duplice attitudine: le femmine sono allevate per la produzione di uova e i maschi per quella di carne (senza dover essere abbattuti come accade generalmente nell’industria delle uova, a causa della loro inabilità a produrre carne).
Il Premio Migliore Comunicazione nella GDO di quest’anno è andato a Colruyt Belgio, per avere promosso in maniera attiva i loro sistemi di allevamento e i relativi standard di benessere animale, attraverso una molteplice varietà di canali, tra cui gli schermi TV presenti nei punti vendita e i video disponibili online. Colruyt è la prima catena di supermercati del Belgio e lavora da anni per migliorare il benessere degli animali d’allevamento: oltre a rifornirsi solo di uova non allevate in gabbia e vendere carne di coniglio da allevamenti a terra, Colruyt Belgio ha anche deciso di eliminare la castrazione chirurgica dei suini in tutte le sue filiere.
"I nostri Premi Benessere Animale sono spesso il risultato di collaborazioni pluriennali. Ci vogliono anni per migliorare i sistemi di allevamento, anche e tanto più in un paese come l’Italia in cui prevale l’allevamento intensivo. I Premi sono il nostro modo di riconoscere gli sforzi fatti dalle aziende e premiare quelle che danno via al cambiamento, migliorando la vita di milioni di animali. È incoraggiante vedere compiere, anche in Italia, i primi passi avanti per specie “delicate” come i suini: ci dà una forte spinta per affrontare il (tanto) lavoro che resta ancora da fare e impegnarci ancora di più per le altre specie ancora al margine del cambiamento, come nel caso dei conigli.”
Elisa Bianco, Responsabile Settore Alimentare CIWF Italia Onlus