Pubblicato 30/08/2016
Credits Mattia Sangiuliano
Il 29 agosto 2016 ad Ancona - durante la giornata mondiale di mobilitazione contro il trasporto di animali vivi - abbiamo ricordato il ventennale della morte delle 70.000 pecore dell’Oceano Indiano, la più grande tragedia causata dal trasporto di animali vivi mai successa.
Nel 1996, infatti, 70.000 pecore furono lasciate morire nell’Oceano Indiano, fra le fiamme di un incendio scoppiato a bordo della nave che dall’Australia le stava trasportando in Giordania. Da allora, milioni di altri animali hanno continuato ad essere vittime dei trasporti a lunga distanza. E milioni sono anche quelli che ogni anno soffrono terribilmente nei viaggi che durano migliaia di chilometri, per essere poi ingrassati in uno squallido allevamento intensivo, o, più di frequente, macellati.
Gli animali vengono considerati solo una merce da spostare da un paese all’ altro. Le perdite in termini di vite degli animali, sono un effetto collaterale calcolato. La loro sofferenza, pure. E anche l’Italia non è da meno.
Alle 11.30, in Piazza Roma ad Ancona, sono intervenuti la Sen. Silvana Amati, Responsabile Pd Tutela e Salute Animali, il Consigliere Gianluca Busilacchi, capogruppo PD nell’Assemblea Legislativa delle Marche e Annamaria Pisapia, Direttrice CIWF Italia Onlus.
Eravamo presenti con uno stand informativo, una mostra fotografica e un’installazione per testimoniare e ricordare che i trasporti a lunga distanza di animali vivi provocano enormi sofferenze agli animali e vanno aboliti.
Alla giornata mondiale contro il trasporto di animali vivi hanno aderito oltre 30 paesi e il nostro è uno dei 90 eventi organizzati. Sul sito internazionale è possibile consultare la mappa con tutti gli eventi.
Se continuare a sostenere la campagna, puoi:
- Chiedere al nostro Ministro della Salute di sostenere la richiesta di revisione del Regolamento europeo sui trasporti
- Scaricare il volantino e mostrarlo ai tuoi amici
- Usare le immagini della campagna sui tuoi profili social