Pubblicato 19/06/2018
Nel mondo
Lo scorso 14 giugno, in 35 paesi in tutto il mondo, hanno avuto luogo 157 eventi per ricordare le vittime di uno dei commerci più crudeli: quello degli animali trasportati vivi su lunghe distanze, da un allevamento intensivo ad un altro o, più spesso, verso il macello. Roma, Londra, Madrid, Varsavia, Parigi – per citare solo alcune delle città che hanno ospitato un evento- hanno chiesto a voce alta e chiara la fine dei trasporti di animali vivi.
In Italia
In Italia avevamo organizzato un evento itinerante. Partendo da Bologna, abbiamo percorso un lungo tratto di autostrada fino a Roma.
Non ci crederai, ma durante il tragitto, a bordo del nostro ‘Stop Live Transport Van’, ci siamo imbattuti proprio in un camion che trasportava suini vivi. È stato un momento davvero incredibile, perché in un solo attimo, osservando l’angoscia e il terrore negli occhi degli animali rinchiusi nel camion, abbiamo avuto, nuovamente, la triste conferma dell’importanza delle nostre azioni e dell’urgenza di questa campagna.
Incontro con rappresentanza UE a Roma
Una volta arrivati a Roma, dopo esserci fermati insieme a Enpa davanti al Colosseo a scattare alcune foto simboliche di un’Italia contro i lunghi e terribili viaggi degli animali, abbiamo incontrato il Vice Capo della Rappresentanza della Commissione Europea in Italia e consegnatogli le firme dei 14.000 cittadini italiani che si sono schierati contro l’esportazione di animali vivi al di fuori dei confini europei, un’area ancora più crudele del già barbaro trasporto a lunga distanza.
Il Vice Capo Rappresentanza si è gentilmente offerto di farsi da tramite della consegna delle firme italiane verso la Commissione Europea, aprendo in questo modo un ulteriore canale istituzionale per sensibilizzare la Commissione su questa problematica.
Ora che le firme sono state consegnate, seguiremo da vicini i prossimi passi della Commissione Europea per continuare a mettere pressione affinché il trasporto di animali vivi fuori dalla UE venga vietato.