Pubblicato 08/10/2019
Ieri a Bruxelles era una giornata grigia, uggiosa, ma per noi non poteva essere più luminosa! Insieme alle oltre 170 organizzazioni in tutta Europa che hanno portato avanti insieme a noi l’Iniziativa dei cittadini europei (ICE) End the Cage Age, abbiamo voluto celebrare un traguardo storico: oltre 1,6 milioni di cittadini europei hanno preso posizione contro l’allevamento in gabbia. 1.617.405 le firme raccolte in un anno di campagna!
Un messaggio ben visibile per le istituzioni UE
Abbiamo scelto di festeggiare questo importante successo proprio nel cuore delle istituzioni europee a Bruxelles, nella piazza di fronte alla rotonda Schuman. Davanti agli imponenti palazzi del Consiglio dell’UE e della Commissione sono stati trasmessi su due maxi-schermi tweet inviati da cittadini da ogni parte d’Europa. Lingue diverse per lanciare uno stesso messaggio: i cittadini europei vogliono un’Europa senza gabbie!
In prossimità del palco allestito per i discorsi, è stata esposta la gigantesca scultura Ode to the Pig, dell'artista olandese Jantien Mook, che ritrae un maiale lungo 7 metri nell’atto di saltare verso la libertà. Un’immagine positiva che visualizza la speranza e il sogno dietro alla ICE End the Cage Age: garantire agli animali allevati nella UE un futuro libero dalle gabbie.
A rafforzare ancora il messaggio, è stato spiegato uno stendardo circolare di 18 metri con la scritta “For animals, end caged farming” (“Per gli animali, mettete fine all’allevamento in gabbia”). Il messaggio contro le gabbie rimbalzava da ogni parte nella rotonda Schuman perché non potesse essere ignorato dalle istituzioni europee.
Gli interventi dal palco
Numerosi gli interventi dal palco, da parte di rappresentanti delle organizzazioni della coalizione internazionale, parlamentari europei e cittadini.
Il Direttore generale di Compassion in World Farming International Philip Lymbery ha chiarito che questo evento celebra il risultato della campagna, ma che la battaglia contro l’allevamento in gabbia non si arresta qui: "Questo è solo l'inizio. Insieme, la nostra forza sarà inarrestabile e metteremo fine all'era delle gabbie". Parole che hanno risuonato davanti alla Commissione europea vibrando di energia positiva non solo per i presenti, ma per tutti coloro che credono nel sogno di un'Europa senza gabbie. Perché l’iniziativa si traduca in legge è infatti fondamentale continuare a fare pressione a livello politico e istituzionale.
Uno dei momenti più commoventi della giornata è stato l’intervento di Angelina Berlingò, una cittadina italiana. Angelina da sola ha raccolto oltre 2000 firme per l’ICE, dimostrando che ognuno di noi può fare la differenza per gli animali e ogni contributo, per quanto piccolo, è prezioso. Nel suo discorso, tradotto in inglese per il pubblico presente dalla Direttrice di CIWF Italia Annamaria Pisapia, Angelina ha raccontato come si è progressivamente avvicinata alla campagna contro l’allevamento in gabbia: “All’inizio, come la maggior parte dei cittadini europei, poco conoscevo delle reali condizioni degli animali in gabbia. Certo non credevo alle favole della pubblicità con animali felici in mezzo a verdi prati e sotto un cielo limpido, ma facevo fatica ad accettare la cruda realtà”. Angelina ha spiegato che si è spesa in prima persona “per tutti gli animali privati della loro libertà di movimento, non dal destino ma dalle spietate leggi del mercato”.
Cosa significa questa giornata per gli animali
Quando questa avventura è iniziata, circa un anno fa, si trattava di un progetto ambizioso, ancora solo un sogno: raccogliere almeno 1 milione di firme per chiedere alla Commissione europea di vietare la crudeltà dell'allevamento in gabbia nella UE. Grazie alle tantissime persone che hanno creduto in questo progetto, il sogno di un'Europa senza gabbie ha ora una vera opportunità di realizzarsi..
Una volta presentato il totale delle firme validate alla Commissione europea, insieme agli altri organizzatori avremo la possibilità di presentare l’iniziativa in un'audizione pubblica al Parlamento europeo. A quel punto, la Commissione europea sarà obbligata ad adottare una risposta formale e a pronunciarsi sulla questione dell’allevamento in gabbia.
La strada è ancora lunga e ci sarà ancora da lottare perché l’ICE End the Cage Age porti a una legge che vieti una volta per tutte l’allevamento in gabbia nella UE, ma sappiamo di poter contare su oltre 1,6 milioni di persone che hanno a cuore gli animali. Sono pochissime le ICE che hanno raggiunto il numero minimo di firme richiesto, aver raggiunto questo primo traguardo è straordinario. Ieri è stata una giornata storica per gli animali: è ormai chiaro che i cittadini europei non vedono gli animali negli allevamenti come oggetti inseriti in una catena di montaggio, mere “unità produttive”, ma li riconoscono come esseri senzienti che meritano rispetto e tutela.
La giornata di ieri non segna la conclusione ufficiale della più grande campagna di tutti i tempi per la protezione degli animali negli allevamenti, ma l’inizio di una rivoluzione che, ci auguriamo, porterà a un sistema alimentare più rispettoso di animali, persone e ambiente.