Pubblicato 17/12/2019
Le uova sono il solo prodotto di origine animale etichettato obbligatoriamente con l’indicazione del metodo di allevamento.
La dicitura “da galline allevate a terra” (codice 2 sul guscio) rappresenta un progresso rispetto all’allevamento in gabbia, perché il sistema da cui proviene permette ai volatili di muoversi più liberamente, spiegare le ali e becchettare. Peccato che la stessa dicitura possa però apparire anche su uova provenienti da sistemi chiamati “sistemi combinati”, che non garantiscono il benessere di questi animali.
Cosa sono le gabbie combinate
I cosiddetti “sistemi combinati” si sono diffusi nel nostro Paese negli ultimi anni. Si tratta di un tipo particolare di allevamenti multipiano in cui, oltre che sul pavimento, le galline possono muoversi anche tra uno o più piani posti ad altezze diverse e in cui, all’occorrenza, le galline possono essere confinate nuovamente in gabbie .
Nella pratica i sistemi combinati sono in realtà molto simili a degli allevamenti in gabbia. Sono dotati, infatti, di pareti divisorie all’interno dei piani e di cancelletti frontali che, quando vengono chiusi, convertono a tutti gli effetti l’allevamento in un sistema in gabbia.
Condizioni di vita delle galline nei sistemi combinati
Quando i cancelletti dei sistemi combinati sono chiusi, le galline subiscono limitazioni paragonabili a quelle che contraddistinguono le gabbie: sovraffollamento e conseguente frustrazione dovuta alla mancanza di spazio e all’impossibilità di fare il nido e razzolare.
Pur essendo etichettati con codice 2, ovvero “a terra”, i sistemi combinati sono equivalenti a una “gabbia potenziale” che limita fortemente la libertà delle galline di muoversi.
La posizione di CIWF
I sistemi combinati, come sistema di allevamento, non possono essere considerati un sufficiente passo in avanti in termini di benessere animale rispetto alle gabbie, restano dei sistemi fortemente intensivi e rappresentano peraltro un investimento poco lungimirante per le aziende perché rischia di diventare presto obsoleto, non rispondendo alle richieste dei consumatori.
CIWF chiede da anni:
- alle aziende → di escludere esplicitamente, oltre alle gabbie arricchite, anche i sistemi combinati dalle proprie filiere.
- ai consumatori → di privilegiare l’acquisto di prodotti da sistemi più rispettosi del benessere animale e realmente alternativi alle gabbie, come gli allevamenti all’aperto o quelli bio.
Marchi che si sono impegnati
In collaborazione con CIWF, alcune aziende più virtuose si sono già impegnate pubblicamente a escludere dalle proprie filiere, oltre alle gabbie arricchite, anche i sistemi combinati.
Tra queste in Italia si elencano:
- ALDI
- Barilla
- Chef Express
- Lidl
Il ruolo delle aziende è cruciale per assicurare un futuro fuori dalle gabbie a milioni di galline, così come le scelte dei consumatori. Per questo, per gli acquisti di uova, CIWF consiglia di informarsi per evitare sempre le gabbie, preferendo prodotti da allevamenti bio, all’aperto o comunque da allevamenti alternativi alle gabbie.