Il 27 luglio 2021 abbiamo co-organizzato una sessione parallela al Pre-Vertice dei sistemi alimentari delle Nazioni Unite per discutere l'approccio ai sistemi alimentari “One Health, One Welfare” ("Una sola salute, un solo benessere").
La sessione parallela – organizzata insieme ai partner Action for Animal Health, International Cooperation Committee on Animal Welfare, One Welfare e World Federation for Animals – si è concentrata sull'identificazione di sistemi alimentari che forniscono opportunità per una migliore salute e benessere di persone, animali e del pianeta.
Opportunità di cambiamento
Jeff Doyle, il nostro Head of Food Business negli Stati Uniti, ha moderato l'evento, dando il benvenuto a spettatori e partecipanti a quella che prometteva di essere una discussione molto interessante.
"Il Food Systems Summit sta portando avanti una conversazione globale sul cibo e offre un'opportunità significativa per un'azione globale per riconoscere il ruolo centrale del cibo nelle sfide su clima, salute e biodiversità che l'umanità sta affrontando".
L'approccio “One Health, One Welfare”
Il dott. Andrea Gavinelli, Direttore dell’Animal Welfare Unit, Antimicrobial Resistance presso la Commissione europea, è intervenuto per primo, spiegando come l'approccio “One Health, One Welfare” è stato applicato alla strategia Farm 2 Fork nella UE: “Il benessere animale è parte cruciale di un’importante rivoluzione nell'approccio all'agricoltura e della strategia Farm 2 Fork che è centrale per la riforma dei sistemi alimentari”.
Tracey Jones, la nostra Global Director of Food Business, ha riassunto gli obiettivi del settore Food Business, nonché i passi che stanno adottando per raggiungere questi obiettivi: "Utilizziamo un approccio di coinvolgimento positivo e una serie di strumenti per sollecitare gli impegni (da parte delle aziende alimentari) e garantire il rispetto di standard di benessere più alti”. Ha poi continuato spiegando che "utilizzando alcuni nostri strumenti consolidati come premi, parametri di riferimento, fonti attendibili, miriamo a promuovere un processo di riduzione della carne e continuare a migliorare il benessere degli animali integrandoli in un sistema alimentare sostenibile".
Stella Maris Huertas Canén, dott.ssa in Medicina veterinaria e master in Animal Health, Universidad de la República Uruguay, e coordinatrice per l'Uruguay del Collaborating Center in Animal Welfare and Livestock Production Systems dell'OIE, ha presentato l'idea dei sistemi silvopastorali come un modo per implementare l'approccio "One Health, One Welfare" nel sistema agricolo: "Un accordo agro-forestale che combina piante come graminacee ed erbe con arbusti e alberi per l'alimentazione degli animali". Ha spiegato che è stato scoperto che questi sistemi contribuiscono alla biodiversità, oltre ad avvantaggiare gli animali.
Infine, Xi Chunling, fondatrice dell'International Cooperation Committee on Animal Welfare, ha descritto gli ostacoli che la sua organizzazione ha dovuto affrontare nel trattare le questioni relative al benessere degli animali: "In Cina, l'allevamento intensivo è dominante e abbiamo bisogno della scienza per supportare il nostro lavoro". Ha poi sottolineato l'importanza di perseguire un approccio su più fronti per incorporare la mentalità "One health, one welfare": "Dobbiamo esplorare in modo proattivo gli approcci per la legislazione sul benessere degli animali e dobbiamo iniziare con il benessere degli animali da allevamento per promuovere uno sviluppo ecologico e sostenibile delle industrie agricole”.
In gioco c'è il nostro futuro
Una rapida sessione di domande e risposte ha seguito le presentazioni durante le quali i relatori hanno risposto a domande dettagliate su cosa comporta adottare un approccio " One health, one welfare".
Jeff Doyle ha quindi concluso l'evento, ringraziando tutti i relatori per aver fornito la loro esperienza e ribadendo il valore di questa conversazione:
"Lo scopo di queste sessioni è promuovere questo importante dialogo, sfruttando competenze provenienti da tutto il mondo, come è avvenuto oggi con i contributi dei nostri relatori, e plasmare il futuro del nostro sistema alimentare e del nostro pianeta".