Vogliamo esortare i leader mondiali a cogliere l’occasione del primo Vertice sui sistemi alimentari delle Nazioni Unite che si terrà giovedì prossimo per trasformare il nostro sistema alimentare globale in crisi, con l’obiettivo di affrontare le urgenti emergenze climatiche, sanitarie e naturali.
Un futuro vivibile
Il cibo è responsabile di circa un terzo di tutte le emissioni di gas serra e la sua produzione occupa metà della superficie terrestre abitabile del pianeta. L'allevamento industriale degli animali è uno dei principali motori del declino della biodiversità e la principale causa di crudeltà sugli animali sul pianeta. Il settore zootecnico da solo produce più gas serra delle emissioni dirette di tutti gli aerei, i treni e le automobili del mondo messi insieme.
"La trasformazione è essenziale se vogliamo creare un futuro vivibile per le prossime generazioni", afferma Philip Lymbery, il nostro Direttore globale e Campione delle Nazioni Unite per i sistemi alimentari. “I governi nazionali e le istituzioni internazionali hanno il potere di far sì che ciò accada, quindi il nostro futuro è davvero nelle loro mani. Eppure la questione dell'alimentazione e dell'agricoltura è stranamente assente dall'agenda di forum cruciali come la COP26 di novembre. I leader mondiali devono agire prima che sia troppo tardi: non c'è tempo da perdere".
Un’azione chiara e radicale
Compassion in World Farming ha svolto un ruolo attivo nei gruppi di lavoro Action Tracks e Sustainable Livestock del Vertice.
"La ricerca scientifica dimostra chiaramente che una riduzione globale del consumo di carne e latticini è vitale per rispettare i limiti del pianeta", aggiunge Philip. "Dobbiamo anche spostarci verso un allevamento con più alti standard di benessere e più rispettoso della natura – come i sistemi di coltura e allevamento biologici, misti o con alimentazione a pascolo – per prevenire un'ulteriore catastrofica perdita di biodiversità".
È essenziale che i leader mondiali affrontino il problema del sistema alimentare globale nelle discussioni future sulle emergenze climatiche, sanitarie e naturali. Continueremo a incoraggiare un'azione chiara e radicale in vista di eventi come la COP26 e oltre.