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Allevamento in gabbia: l'UE non ritardi il divieto

News Section Icon Pubblicato 13/12/2021

L'allevamento in gabbia in Europa dovrebbe essere vietato al più presto e non c'è motivo di ritardarlo. Questo è stato il chiaro messaggio che CIWF ha indirizzato alla Commissione europea il 9 dicembre durante la conferenza "EU Animal Welfare Today & Tomorrow" (Conferenza sul benessere degli animali - Oggi e domani).

Prendendo la parola durante la discussione di gruppo sull'uso delle gabbie negli allevamenti all’interno dell'evento di Bruxelles, la Direttrice di CIWF UE, Olga Kikou, ha sollecitato "un periodo di transizione il più breve possibile" in un confronto sull'eliminazione graduale dell'uso delle gabbie in seguito all'impegno preso dalla Commissione UE a giugno 2021 di eliminare gradualmente le gabbie negli allevamenti entro il 2027.

Ha dichiarato Olga: "Dobbiamo vietare le gabbie il più presto possibile, perché rappresentano un sistema crudele che non appartiene alla nostra società attuale. Possiamo imparare la lezione dal passato. L'eliminazione graduale delle gabbie da batteria per le galline ovaiole ha richiesto molto più tempo del previsto e anche dopo la fine di un lungo periodo di transizione molti Stati membri non hanno ancora rispettato la legge. [Per l'eliminazione di tutti i sistemi in gabbia] dobbiamo attuare un periodo di transizione che sia il più breve possibile, e dobbiamo essere rigorosi al riguardo".

L'evento, della durata di un giorno, consisteva in una serie di discussioni di gruppo interattive, ognuna delle quali riguardanti una questione relativa al benessere degli animali da affrontare nel corso della revisione della legislazione europea sul benessere degli animali, in fase di svolgimento. È stata inoltre messa a disposizione dei partecipanti e delle parti interessate - compresi il pubblico di ascoltatori - una piattaforma per discutere della graduale eliminazione delle gabbie, del benessere generale degli animali negli allevamenti, dell'etichettatura, del trasporto e della macellazione.

Jane Goodall at the EU conference on animal welfare
Jane Goodall at the EU conference on animal welfare

L'etologa e conservazionista di fama mondiale, la dottoressa Jane Goodall (Dama dell'ordine dell'impero britannico), che è stata ospite speciale dell'evento, si è rivolta ai delegati sottolineando che dobbiamo prenderci più cura del nostro pianeta e che il benessere degli animali è una questione etica. Jane Goodall ha dichiarato: "Non sono solo gli animali a preoccuparmi dell'allevamento intensivo; è il terribile effetto sull'ambiente, la perdita di biodiversità e la dipendenza dai pesticidi".

Non trova posto nella società contemporanea

Durante la discussione di gruppo sulle gabbie, Olga ha spiegato l’atto riequilibrante che dovrebbe avvenire: "Da un lato vediamo cosa vogliono gli agricoltori e gli Stati membri cercano sempre di accontentarli, ma devono anche ascoltare i loro cittadini. Se qualcosa è crudele e non appartiene alla nostra società, non dovremmo consentirla".

Altamente incoraggiante

Il pubblico e le altre parti interessate hanno sollevato questioni cruciali, tra cui l'importanza di trovare un equilibrio tra il miglioramento del benessere degli animali negli allevamenti attraverso la legislazione e il continuo sostegno allo sviluppo economico.

I pesci nuovamente dimenticati

Rimaneva comunque la preoccupazione che mancassero all'appello alcuni animali alla conferenza: la maggioranza degli spettatori ha risposto “Pesci” a un sondaggio che chiedeva: “Quale specie animale, se c'è, è oggi maggiormente priva di una protezione sufficiente?” evidenziando così la preoccupante mancanza di una legislazione che protegga i pesci durante l'allevamento, il trasporto e la macellazione.

Durante il nostro recente webinar del 1° dicembre, "La necessità di una legislazione sul benessere degli animali acquatici", gli oratori hanno discusso della senzienza degli animali acquatici - la loro capacità di sentire dolore, paura e stress - come anche delle ragioni per cui è necessaria una legislazione europea sul benessere dei pesci. Purtroppo, nonostante l'innegabile necessità di una legislazione che li protegga, questi animali dimenticati sono rimasti assenti dai lavori della conferenza.

Parole piene di entusiasmo

Anche i legislatori hanno espresso il loro sostegno.

Stella Kyriakides, Commissaria per la salute e la sicurezza alimentare, ha detto: "End the Cage Age ha davvero dimostrato l'impatto positivo che le ICE possono avere sui processi decisionali e sulle leggi all'interno dell'UE e sono personalmente molto felice e orgogliosa di aver preso parte a una risposta così positiva da parte della Commissione."

La deputata Anja Hazekamp, Presidente dell'intergruppo per il benessere degli animali e co-presidente del gruppo di lavoro cage-free, ha detto: "Quando si parla di benessere degli animali nell'Unione europea, è quasi impossibile discutere di questo argomento senza sentire qualcuno sostenere che l'UE ha i più alti standard di benessere animale nel mondo. E penso che il problema con questa affermazione sia che viene usata impropriamente per sedersi sugli allori e rilassarsi e far finta che gli animali vivano una vita felice e una vita gioiosa in una fattoria... Questa non è la realtà".

Un merito della conferenza è poi aver fornito un'utile piattaforma che i cittadini hanno potuto usare per sollevare le loro preoccupazioni sullo stato attuale della legislazione sul benessere animale nell'UE, in particolare sulla necessità di rispettare i tempi dell'eliminazione graduale delle gabbie.

Scopri di più sulla nostra campagna per porre fine all'allevamento in gabbia qui.

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