Come tutti stiamo seguendo con grande dolore e sconcerto i tragici eventi della guerra in Ucraina. Una guerra che sta creando enormi lutti e devastazione, a persone, animali e alla natura tutta. Le immagini e i racconti che ci arrivano sono strazianti.
Solidarietà all'Ucraina
Tutta la solidarietà di Compassion in World Farming va naturalmente all'Ucraina.
Abbiamo peraltro un collega ucraino che da anni sta lavorando per la protezione di animali allevati a fini alimentari in quel paese. Siamo in contatto costante con lui, a cui va tutto il nostro affetto.
Guardiamo poi con grande ammirazione alla grande rete di solidarietà che si è sviluppata per aiutare i profughi in fuga da questo devastante conflitto. E gli animali, sia al seguito dei profughi, che quelli rimasti in Ucraina. Ringraziamo di cuore tutte le organizzazioni non governative che stanno lavorando senza sosta per aiutare le vittime di questa orribile guerra, umane ed animali.
Noi come CIWF non abbiamo un dipartimento emergenze, per cui rimandiamo chi volesse aiutare con una donazione alle organizzazioni elencate sul sito di Eurogroup for Animals.
Un pensiero pieno di affetto va a due italiani in prima linea, Sara Turetta presidente di SAVE THE DOGS AND OTHER ANIMALS che con il suo team sta aiutando i profughi con animali al confine tra Romania e Ucraina, e ad Andrea Cisternino di Rifugio itali KJ2, che ha deciso di restare con i suoi animali nel suo rifugio in Ucraina.
Il lavoro di CIWF prosegue
Pur avendo questa enorme tristezza nel cuore, noi di CIWF continueremo a fare il nostro lavoro nei giorni a venire, con dedizione e determinazione.
C’è già nelle sfere della politica, anche italiana, chi, con la scusa della guerra, vuole accantonare il Green Deal europeo per rinforzare il sistema dell’allevamento intensivo, ignorando gli enormi costi per gli animali, la nostra salute e l’ambiente che questo comporta.
Noi lotteremo con tutte le nostre forze affinché questa enorme tragedia non sia strumentalizzata per perpetuare sofferenza animale e distruzione ambientale.
Ora più che mai il nostro lavoro è quindi fondamentale. E noi non molleremo.