Il 19 maggio abbiamo unito le forze con alcune importanti ONG internazionali per sollecitare le autorità delle Isole Canarie a respingere i piani di sviluppo di un allevamento di polpi e a garantire che il progetto non riceva i finanziamenti dell'UE.
Insieme a WWF, Greenpeace ed Ecologistas en Acción, abbiamo quindi scritto al governo dell'isola invitandolo a garantire che i fondi dell'UE non vengano utilizzati per far progredire l'allevamento dei polpi.
Confinare queste creature intelligenti e per loro natura solitarie in allevamenti sottomarini, non sarebbe solo crudele, ma anche incompatibile con diverse politiche dell'UE, comprese le sue stesse linee guida ambientali.
Il caso contro l’allevamento di polpi
Nell'ottobre dello scorso anno abbiamo lanciato un nuovo report Octopus Farming Farming: A Recipe for Disaster ovvero “Allevamento intensivo del polpo - Un disastro annunciato” (qui il sommario in italiano) che illustrava le argomentazioni scientifiche contrarie agli allevamenti di polpi. Nonostante queste evidenze, l'azienda Nueva Pescanova aveva annunciato l'intenzione di aprire il primo allevamento di polpi al mondo a Las Palmas de Gran Canaria entro l'estate del 2023, scatenando l'indignazione di tutto il mondo.
Negli ultimi decenni il polpo è diventato un alimento sempre più popolare, soprattutto in Spagna. Di conseguenza, il numero di polpi selvatici sta diminuendo. Nel 2015, la quantità di polpi catturati in tutto il mondo ha raggiunto le 400.000 tonnellate, un numero 10 volte maggiore rispetto al 1950. L'allevamento di polpi non aiuterebbe in alcun modo gli esemplari selvatici di questa specie e avrebbe un impatto negativo sul loro benessere e sull'ambiente.
In aggiunta a ciò, poiché i polpi sono animali carnivori, avrebbero la necessità di essere nutriti con enormi quantità di proteine animali, tra cui pesci e crostacei allevati: una pratica del tutto insostenibile che porterebbe a un ulteriore sovrasfruttamento della pesca negli oceani di tutto il mondo.
Creature altamente intelligenti
I polpi sono creature molto intelligenti che hanno bisogno di esplorare e interagire con il loro ambiente. Sono anche solitari per natura: costringerli a vivere fianco a fianco in spazi ristretti porterebbe probabilmente all'aggressività, al territorialismo e persino al cannibalismo. Inoltre, attualmente non esiste una legislazione che protegga il loro benessere negli allevamenti e non esiste un metodo di macellazione approvato per ridurre le loro sofferenze.
È stato riferito che Nueva Pescanova sta progettando di richiedere un finanziamento proveniente dal Recovery Fund europeo per dare il via all'allevamento di polpi. Tuttavia, l'allevamento di polpi è incompatibile con diverse politiche dell'UE, tra cui il Green Deal europeo, le Linee Guida Strategiche per lo sviluppo sostenibile dell'acquacoltura dell'UE, la strategia Farm to Fork e il Trattato sul funzionamento dell'Unione europea.
Elena Lara, responsabile della ricerca del nostro team pesci e autrice del rapporto, ha dichiarato:
Non c'è alcuna ragione accettabile per cui i polpi debbano essere allevati visto che conosciamo la sofferenza che questo infliggerebbe - le loro vite non sarebbero semplicemente degne di essere vissute. Allevare polpi sarebbe anche insostenibile, perché la loro dieta carnivora causa un ulteriore sovrasfruttamento degli oceani, e l'allevamento non aiuterà in alcun modo gli esemplari selvatici della specie, come sostiene Nueva Pescanova.
L'allevamento di polpi è completamente incompatibile con le molteplici politiche dell'Unione Europea, quindi è impensabile che l'azienda possa ricevere fondi pubblici dall'UE per questo progetto. Il governo delle Canarie deve prendere posizione e impedire che questo progetto crudele, disumano e insostenibile vada avanti.
Continueremo a fare il possibile per impedire lo sviluppo di questi allevamenti intensivi sottomarini.
Leggi il nostro report sull’allevamenti dei polpi completo (in inglese)