Un progetto di legge europeo potrebbe segnare una svolta nella lotta contro la deforestazione: in base ad esso, le aziende europee che vendono prodotti associati alla deforestazione – tra cui la soia utilizzata per l’alimentazione animale, la carne bovina e la pelle – dovranno presto dimostrare che nessuna foresta è stata tagliata durante la loro produzione.
Il 13 settembre 2022, il Parlamento europeo ha votato per rafforzare il progetto di legge, prevedendo un elenco più ampio di prodotti animali e aggiungendo nuove regole per l'industria finanziaria.
Il problema
Secondo una stima della Commissione europea, tra il 1990 e il 2008 i consumi all’interno dell’Unione europea hanno causato il 10% della deforestazione globale.
La deforestazione è una delle principali cause dell'emergenza climatica globale e della crisi della biodiversità. La FAO stima che tra il 1990 e il 2020 sia andata persa per deforestazione un’area più grande dell'Unione Europea.
Sono diversi i prodotti importati nell’UE che provocano la distruzione di preziosi ecosistemi, ma uno dei principali responsabili della deforestazione è la soia.
Secondo uno studio del 2013 per la Commissione europea, l'espansione della coltivazione di soia è stata responsabile di quasi la metà della deforestazione indirettamente causata dai prodotti importati nell'Unione europea tra il 1990 e il 2008.
Nell’UE, circa il 90% della soia viene utilizzata per nutrire gli animali per la produzione di carne, uova, pesce e prodotti caseari.
La soluzione
Per arginare questa devastazione globale della natura, l'Unione Europea sta progettando di vietare la vendita di prodotti legati alla deforestazione, tra cui soia, carne bovina, olio di palma, cacao, cuoio, legno e caffè. Il Parlamento europeo vuole ampliare il campo di applicazione di questa proposta di legge includendo suini, pecore, capre e pollame.
Inoltre, il Parlamento ha votato per estendere la legge alle istituzioni finanziarie europee. Se la proposta dovesse essere adottata, le istituzioni finanziarie dovrebbero dimostrare che i loro portafogli di investimento non finanziano progetti che causano la deforestazione.
Purtroppo, ci rammarichiamo che la proposta di legge non copra le industrie lattiero-casearie e ittiche, anch'esse legate alla deforestazione globale.
I prossimi passi
Le tre principali istituzioni dell’UE - la Commissione europea, il Parlamento europeo e il Consiglio dell'UE - inizieranno ora la fase finale del processo legislativo, in cui negozieranno la legge definitiva prima della sua adozione.
Chiediamo all'UE di concludere al più presto un accordo ambizioso!