Durante una riunione dei ministri europei tenutasi ieri a Bruxelles, nove Paesi dell'Unione hanno chiesto di vietare in tutta l’UE l’uccisione sistematica dei pulcini maschi. La loro proposta è stata ampiamente sostenuta da vari ministri e dalla Commissione europea.
Alla luce di questo inequivocabile consenso, prevediamo che l’UE metterà fine a questa pratica crudele nel contesto della revisione delle proprie leggi sul benessere animale, la cui prima bozza dovrebbe essere pubblicata l’anno prossimo.
Triturati vivi
Ogni anno, nell’UE centinaia di milioni di pulcini maschi vengono triturati vivi, gassati o uccisi con altri metodi dolorosi – legali o illegali che siano. Queste creature senzienti appena nate vengono scartate dell’industria delle uova perché, a differenza delle loro madri, non sono in grado di deporre uova. Per questo motivo, al fine di massimizzare i profitti, vengono uccisi nel modo più economico possibile, che è anche il più crudele.
Equa concorrenza
La proposta di vietare l’uccisione dei pulcini è stata avanzata da Francia e Germania, con il sostegno di Austria, Belgio, Cipro, Finlandia, Irlanda, Lussemburgo e Portogallo.
Alcuni di questi Paesi hanno già vietato l’uccisione dei pulcini a livello nazionale e vogliono garantire condizioni di equa concorrenza per i loro produttori, oltre a rispondere alle richieste dei cittadini per un maggiore benessere degli animali.
Moralmente riprovevole
“Siamo lieti di vedere così tanti Paesi dell’UE fare fronte comune contro l’uccisione dei pulcini maschi,” ha dichiarato Olga Kikou, direttrice dell’ufficio europeo di Compassion in World Farming.
“Milioni di questi piccoli animali vengono gassati o triturati vivi solo perché non sono in grado di produrre uova. L'abbattimento dei pulcini maschi è moralmente riprovevole. L’UE deve promuovere tecnologie alternative, come la determinazione del sesso dei pulcini prima che siano in grado di provare dolore, ovvero prima del settimo giorno di incubazione”.
L'UE vicina al divieto
“I cittadini europei hanno chiesto più volte questo divieto ed è bello vedere che i ministri dell'Agricoltura hanno ascoltato la loro voce,” ha aggiunto Kikou. “Non ci sono scuse per temporeggiare su questo cambiamento più che necessario. Applaudiamo all’impegno della Commissaria Kyriakides di includere un simile divieto nella prossima revisione delle leggi sul benessere animale.”
Perché ciò diventi realtà, la Commissione europea dovrà rivedere la normativa attuale e il Parlamento europeo e il Consiglio dell’Unione europea dovranno dare il loro consenso.
Poiché la Commissione europea si è impegnata a rivedere la legge, e la stragrande maggioranza dei Paesi dell’UE è favorevole a mettere fine a questa pratica crudele, siamo fiduciosi che il divieto all’uccisione dei pulcini maschi nell’UE sia vicino alla sua realizzazione.