I vitelli non devono essere tenuti in box individuali. Lo ha confermato l'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) in un nuovo parere scientifico pubblicato di recente. Accogliamo favorevolmente le raccomandazioni dell'EFSA secondo cui i vitelli dovrebbero essere alloggiati in piccoli gruppi e andrebbe consentito loro di avere un contatto più prolungato con la madre. Segnaliamo, tuttavia, il rischio che le decisioni pendenti sugli standard minimi da adottare nell'UE, la cui bozza dovrebbe essere pubblicata entro la fine dell’anno, manchino di ambizione.
Una vita degna?
Scienziate e scienziati dell'EFSA affermano che i vitelli dovrebbero essere alloggiati "in coppie o piccoli gruppi (2-7 vitelli), fin dalla prima settimana di vita". Sebbene le raccomandazioni dell’Autorità affermino che ogni vitello dovrebbe disporre di almeno 20 m2 per avere spazio sufficiente per muoversi e giocare, le raccomandazioni sullo spazio minimo sono molto meno restrittive: si parla di 3 m2 per vitello come opzione "meno preferibile”, una raccomandazione che sconsigliamo in quanto non garantirebbe ai vitelli una vita degna di essere vissuta.
L'EFSA afferma inoltre che a vacca e vitello dovrebbe essere consentito di restare a contatto "durante l'intero periodo precedente allo svezzamento"; al contempo, però, raccomanda quale standard minimo di tenerli insieme per almeno un giorno.
La crudeltà delle condizioni attuali
Olga Kikou, direttrice di CIWF EU, ha dichiarato: "Le condizioni in cui vengono tenuti i vitelli nell'UE sono crudeli. Sebbene siano animali sociali, vengono separati dalle loro madri appena nati e poi tenuti in isolamento in spazi molto piccoli per circa due mesi. Gli scienziati dell'UE hanno confermato oggi che esistono numerose prove scientifiche del fatto che i vitelli soffrono quando vengono isolati in gabbia. È ai decisori politici, tuttavia, che spetta di stabilire gli standard minimi, e noi li incoraggiamo ad essere ambiziosi".
Separati e imprigionati
Ogni anno nell'UE almeno 9 milioni di vitelli da latte sono tenuti in box individuali, con contatti sociali limitati. Un vitello appena nato viene solitamente allontanato dalla madre a poche ore di vita o immediatamente dopo la nascita. Separare vacca e vitello, e rinchiudere quest’ultimo in un box individuale, causa a entrambi una sofferenza intensa e prolungata. In condizioni naturali, i vitelli appena nati stanno in gruppo, formando legami forti che possono durare tutta la vita, mentre le madri si allontanano per pascolare.
Attualmente la legislazione europea consente che i vitelli siano separati dalle madri subito dopo la nascita, per essere poi confinati in un box individuale per un massimo di 8 settimane. Tuttavia, a seguito della campagna End the Cage Age, che, lanciata da CIWF, ha raccolto le dichiarazioni di sostegno di 1,4 milioni di cittadine e cittadini europei, la Commissione europea si è impegnata a porre fine all'uso delle gabbie negli allevamenti.
Il contesto della revisione
Nell'ambito del processo legislativo di revisione della normativa europea sul benessere animale, la Commissione ha incaricato l'EFSA di elaborare una serie di pareri scientifici. Sono già stati pubblicati i report su galline ovaiole e polli broiler, suini, trasporti e relativi rischi per la salute umana, mentre la pubblicazione dei pareri su vacche, anatre, oche e quaglie è attesa entro la fine dell’anno.
Per maggiori informazioni sulle nostre richieste in merito alla revisione della legislazione europea sugli animali allevati a fini alimentari, e in particolare sul divieto per legge dell’allevamento in gabbia, rimandiamo al nostro report.