Ben 110.233 persone hanno sottoscritto la petizione #ItaliaControLeGabbie, chiedendo al Governo italiano di sostenere, in tutte le sedi europee preposte, le richieste dell’Iniziativa dei cittadini europei (ICE) End the Cage Age e di avviare già la transizione a sistemi senza gabbie nel nostro Paese.
Da dove nasce e quali sono le prossime, decisive tappe della campagna europea contro le gabbie?
Le origini: l'ICE End the Cage Age
La mobilitazione e la partecipazione di così tante persone alla campagna contro l’allevamento in gabbia confermano la volontà espressa dai cittadini italiani in occasione dell’Iniziativa dei cittadini europei (ICE) End the Cage Age.
Lanciata da noi di CIWF nel 2018, l’ICE End the Cage Age chiede la fine dell’uso di ogni tipo di gabbia per allevare animali a scopo alimentare, ed è sostenuta da oltre 170 associazioni in 28 Paesi: la più grande coalizione europea di ONG mai riunitasi.
Le specie che oggi sono ancora legalmente allevate in gabbia nell’Unione europea, per tutta o parte della loro vita, sono galline, conigli, quaglie, scrofe, vitelli, oche e anatre. Si tratta di oltre 300 milioni di animali ogni anno, costretti a vivere all'interno di un sistema crudele che limita le loro libertà e non permette loro di esprimere i propri comportamenti naturali.
In Italia hanno aderito alla campagna di raccolta firme per l’ICE 22 associazioni: Amici della terra, Animal Aid Italia, Animal Equality Italia, ALI – Animal Law Italia, Animalisti Italiani, CIWF Italia, Confconsumatori, ENPA, Essere Animali, HSI/Europe, Il Fatto Alimentare, Jane Goodall Institute Italia, LAC – Lega per l’abolizione della caccia, LAV, LNDC Animal Protection, Legambiente, LEIDAA, LUMEN, OIPA, Partito Animalista, Terra Nuova, Terra! Onlus.
Il 2 ottobre 2020, in occasione della Giornata mondiale per gli animali da allevamento, CIWF consegnò, a nome della Coalizione europea contro le gabbie, 1,4 milioni di firme certificate (ovvero convalidate dai governi nazionali) di cittadine/i europei alla Commissione europea. L’ICE venne firmata da oltre 90.000 italiane e italiani.
Dopo un lungo cammino costellato di traguardi ma anche di ostacoli, il 30 giugno 2021, la Commissione europea si è impegnata a proporre una legislazione per eliminare gradualmente l'uso delle gabbie negli allevamenti europei entro il 2027. Tuttavia, l’obiettivo finale è ancora da raggiungere.
I prossimi passi
L’iter dell’Iniziativa dei cittadini europei è lungo e complesso. Infatti, se alla Commissione UE spetta il diritto di iniziativa legislativa, ogni proposta legislativa deve essere adottata dal Consiglio dell’Unione europea e dal Parlamento europeo.
Il sostegno degli Stati membri è fondamentale: per questo il nostro Paese gioca un ruolo cruciale e per contribuire a rendere realtà il divieto dell’allevamento in gabbia è necessario che appoggi le richieste dell’ICE nelle sedi europee preposte.
Da qui nasce la petizione #ItaliaControLeGabbie e per questo, insieme alla coalizione italiana End the Cage Age, abbiamo chiesto di consegnare ufficialmente la petizione e le firme raccolte ai ministeri dell’Agricoltura e della Salute.
Insieme alle richieste dei cittadini, vogliamo consegnare loro quella che può apparire come una sfida, ma è in realtà un’opportunità straordinaria, unica: la possibilità di consegnare alle generazioni future un’Italia al passo con i tempi, dove gli animali non siano allevati con questo metodo crudele e obsoleto, dove il Made in Italy non nasconda un retroscena di cui vergognarsi.
Il Paese che vogliamo è un’Italia a cui non c’è bisogno di chiedere di essere “contro le gabbie”. Perché è già “senza gabbie”.
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