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Sistemi alimentari, il nostro CEO globale parla al summit dell’ONU

News Section Icon Pubblicato 27/07/2023

Philip Lymbery seduto, si vede un microfono e un cartello con il suo nome, all'evento a Roma

Il nostro CEO globale, Philip Lymbery, ha preso la parola al summit sui sistemi alimentari dell’ONU, per sottolineare – ancora una volta – l’urgente necessità di mettere fine all’allevamento intensivo e trasformare il nostro sistema alimentare globale.

Gli Stati membri dell’ONU allo scrutinio

Il summit – che si è tenuto fra il 24 e 26 luglio a Roma – ha avuto come protagonisti i rappresentanti degli Stati membri, chiamati a riportare i progressi verso sistemi alimentari più sostenibili dei propri Paesi.

Al vertice eravamo presenti anche noi di CIWF – rappresentati dal nostro CEO globale, Philip Lymbery, e dalla responsabile globale per gli affari internazionali, Eirini Pitsilidi – per chiedere ai leader mondiali di concordare un piano di salvataggio per il nostro sistema alimentare globale.

Ci siamo fatti sentire

Philip è stato invitato alla tavola rotonda degli stakeholder focalizzata sul piano di trasformazione dei sistemi alimentari, e su come questo si intrecci con le strategie globali a livello regionale e nazionale. In quest’occasione, il nostro CEO è stato uno dei numerosi relatori invitati a presentare esperienze e buone pratiche per sviluppare un piano d’azione strutturato e coerente a livello nazionale.

Se ignoriamo il fattore alimentare, non saremo in grado di raggiungere gli Obbiettivi di sviluppo sostenibili dell’ONU, e il cambiamento climatico avrà la meglio su di noi,” ha detto Philip durante il suo intervento. “La scelta che l’umanità è ora chiamata a compiere è, io credo, fra estinzione o rigenerazione. Per questo, è un di gran sollievo sentire António Guterres, il Segretario generale dell’ONU, ribadire il proprio appello a trasformare i sistemi alimentari in modo da mettere fine a questa guerra al nostro pianeta priva di senso.”

“Credo che sia necessario allontanarsi, con urgenza, dall’allevamento intensivo. Danneggia i piccoli allevatori, gli inermi, i marginalizzati, quelle comunità vulnerabili e colpite dalla povertà, e gli animali, sia domestici che selvatici.”

Per questo, ha ribadito Philip, abbiamo bisogno che i leader mondiali concordino un chiaro “piano di salvataggio” globale per il nostro sistema alimentare, per garantire un futuro sano per gli animali, le persone e il pianeta.

Durante il summit, la nostra voce si è unita a quella di altre anime della società civile, fondamentali per costruire il dibattito sui sistemi alimentari, incluse associazioni di giovani, donne e persone indigene.

END.IT: è il momento di mettere la parola fine

Il nostro team per gli affari internazionali è stato presente per l’intera durata del vertice, impegnato a sottolineare l’urgenza di trasformare il sistema alimentare globale.

Un’occasione importante, proprio mentre lanciamo una nuova fase della nostra campagna END.IT, attraverso la diffusione di un nuovo opuscolo per informare e sensibilizzare sugli impatti negativi che l’allevamento intensivo ha sulla nostra salute: un prezzo salato, che non siamo disposti a pagare.

Globe

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