Lo scorso 22 giugno, nel Senato spagnolo, a Madrid, si è tenuto il “Forum per la fine delle gabbie”, organizzato dall'Associazione dei parlamentari per i diritti degli animali (APDDA), il Senato e il Ministero dell'Agricoltura, della Pesca e dell'Alimentazione spagnoli, in collaborazione con Compassion in World Farming, Equalia e la fondazione Igualdad Animal, in rappresentanza della coalizione spagnola End The Cage Age.
Durante l’evento, le organizzazioni partecipanti hanno analizzato la situazione degli oltre 300 milioni di animali allevati a fini alimentari in Europa che trascorrono tutta, o parte della loro vita imprigionati in gabbia – sottolineando la necessità di trovare soluzioni urgenti per la transizione a sistemi di allevamento senza gabbie in Europa.
Poiché la Spagna è il Paese europeo con il maggior numero di animali allevati in gabbia, e svolge un ruolo centrale in Europa, durante il “Forum per la fine delle gabbie” le associazioni hanno inoltre chiesto al Governo spagnolo di appoggiare la proposta legislativa per l’eliminazione progressiva dell’uso delle gabbie negli allevamenti. Una proposta che la Commissione UE si è impegnata a presentare entro il 2023 in risposta alle 1,4 milioni di firme raccolte a favore dell’Iniziativa dei cittadini europei (ICE) End The Cage Age.
Verso in divieto delle gabbie
Dopo lo storico risultato che la ICE ha ottenuto, con 1,4 milioni di firme a supporto certificate in tutta Europa, nel giugno 2021 la Commissione europea si è impegnata a proporre una legislazione per eliminare gradualmente l'uso delle gabbie negli allevamenti dei Paesi dell'UE, da applicarsi anche alle importazioni extra-UE.
Le gabbie, infatti, non sono solo crudeli, ma anche del tutto obsolete: i sistemi di allevamento senza gabbie esistono già e per questo l'eliminazione graduale delle gabbie è un primo passo che è possibile realizzare.
La direttrice di CIWF Italia Annamaria Pisapia, che è anche portavoce per il Sud Europa di Compassion in World Farming, è intervenuta al Forum ripercorrendo il percorso di successo di End the Cage Age e ricordando alle parti politiche presenti il ruolo chiave della Spagna in Europa, affermando: "è essenziale che il Governo spagnolo prenda posizione contro le gabbie, non solo per ridurre le sofferenze di milioni di animali, ma anche per iniziare a indirizzare l'allevamento verso un futuro più etico e sostenibile. Una produzione considerata sostenibile può iniziare solo con l'eliminazione delle gabbie”.
L’unione fa la forza
Da quando abbiamo lanciato la ICE per la fine delle gabbie nel 2018, con il sostegno di oltre 170 organizzazioni in tutta Europa (coalizione End the Cage Age), il lavoro portato avanti è stato duro e costante, ma la nostra ferma determinazione, e la capacità di unire le forze tra le varie organizzazioni componenti la coalizione nei diversi stati membri, sono stati gli ingredienti essenziali per continuare il nostro lavoro di pressione sui Governi nazionali.
Infatti, nonostante il primo successo con l’impegno della Commissione UE, per far sì che la proposta legislativa per eliminare l’utilizzo delle gabbie si trasformi in legge, questa deve essere adottata dal Consiglio dell’Unione europea e dal Parlamento europeo ed è cruciale quindi il sostegno di tutti gli Stati membri, tra i quali Spagna e Italia, Paesi dove stiamo portando avanti il nostro lavoro di pressione sui rappresentanti politici.
In Italia, per esempio, insieme alla coalizione italiana End The Cage Age, abbiamo lanciato una petizione per chiedere ai ministri dell’Agricoltura e della Salute del nostro Paese di appoggiare le richieste dell’ICE in Europa.
La petizione è stata sottoscritta da oltre 110mila cittadine e cittadini italiani, confermando la volontà dei nostri concittadini e concittadine di vedere vietata la crudeltà dell’allevamento in gabbia. Forti del mandato popolare, il 12 giugno 2023 ci siamo recati a Roma, insieme a una delegazione della coalizione italiana End The Cage Age, per consegnare le firme raccolte a due rappresentanti del Governo.
Continueremo a lavorare senza sosta per portare dalla nostra parte i Paesi europei chiave per ottenere il divieto legislativo dell’utilizzo delle gabbie negli allevamenti così da dare un futuro migliore a tutti i 300 milioni di animali che ogni anno vi vengono allevati nella UE.