Sempre più persone, in Europa e nel mondo intero, vogliono vedere la fine dell’era delle gabbie. Da anni CIWF è in prima linea per realizzare questo cambiamento epocale, e l’Iniziativa dei cittadini europei (ICE) End the Cage Age ha permesso di fare uno spettacolare passo avanti: il 30 giugno 2021, la Commissione europea si è impegnata a presentare una proposta legislativa per eliminare gradualmente l'uso delle gabbie negli allevamenti europei, per tutti gli animali allevati a scopi alimentari.
Oggi, nel quinto anniversario del lancio dell’ICE, ripercorriamo assieme questa campagna storica.
Oltre 1,4 milioni di voci europee contro le gabbie
La fine dell’uso di ogni tipo di gabbia per allevare gli animali a scopo alimentare. Questa la richiesta dell’ICE End the Cage Age, lanciata da CIWF e sostenuta da oltre 170 associazioni in 28 Paesi UE, la più grande coalizione di organizzazioni non profit europee mai riunitasi. Creata l’11 settembre 2018 e lanciata ufficialmente con una mostra e una conferenza a Bruxelles, l’iniziativa ha battuto vari record.
Con le sue 1.397.113 firme certificate su oltre 1,6 milioni di firme raccolte, End the Cage Age è stata la prima ICE di successo sul benessere degli animali allevati a fini alimentari, e tra le prime cinque in assoluto per numero di firme. In un solo anno, l'iniziativa End the Cage Age è riuscita a raggiungere la soglia minima di firme in ben 18 Paesi dell’Unione, nonché ad assicurarsi il sostegno della comunità scientifica e delle più importanti aziende alimentari europee.
Il record più importante di tutti è però un altro. Consegnate alla Commissione europea nel 2020, in occasione della Giornata mondiale per gli animali da allevamento, le firme dell’ICE hanno spinto la Commissione europea a rispondere con un chiaro impegno a soddisfare tutte le sue richieste. Non era mai successo prima.
La campagna per un’#ItaliaControLeGabbie
La coalizione italiana, coordinata da CIWF Italia, ha riunito 22 associazioni tra le più importanti nell’ambito della protezione animale e ambientale. Nel giro di un anno, ha raccolto oltre 90 mila firme e suscitato l’interesse della politica. End the Cage Age è stata infatti lanciata in una conferenza stampa tenuta presso la Camera dei Deputati, e ha ottenuto il sostegno dell’Intergruppo parlamentare per i diritti degli animali in un incontro organizzato al Senato. Ma la campagna per un’Europa, e un’Italia, senza la crudeltà delle gabbie non si è fermata qui.
Lo straordinario risultato ottenuto con la risposta positiva da parte della Commissione non costituisce di per sé il raggiungimento degli obiettivi dell’ICE: l’organo dell’UE dovrà presentare una proposta legislativa, che dovrà poi essere adottata dal Consiglio dell’Unione europea e dal Parlamento europeo. E, perché ciò accada, il sostegno del Governo italiano è cruciale.
Con la petizione nazionale #ItaliaControLeGabbie, lanciata nel marzo 2022, abbiamo chiesto al Governo di sostenere le richieste dell’ICE in Europa e di favorire, nel nostro Paese, la transizione all’allevamento senza gabbie. Per rafforzare la richiesta sono stati realizzati, e presentati ai decisori politici, quattro report che analizzano e quantificano i costi della transizione a sistemi alternativi alle gabbie per il comparto italiano.
In poco più di un anno la petizione #ItaliaControLeGabbie ha raccolto più di 110 mila firme, anche grazie alle quattro inchieste diffuse dalla coalizione italiana, che hanno denunciato al pubblico l’incompatibilità delle gabbie con qualsiasi standard di benessere animale.
Il grande coinvolgimento del pubblico ha permesso che ci si aprissero le porte delle istituzioni: lo scorso giugno, a Roma, una delegazione della coalizione ha consegnato le firme raccolte al Sottosegretario alla Salute e al Consigliere del Ministro dell'Agricoltura.
L’incontro con i rappresentanti del Governo, che si sono impegnati a ricevere nuovamente le associazioni, è stato l’occasione per portare all'attenzione della politica la voce delle decine di migliaia di cittadine e cittadini italiani che si sono espressi, confermando un chiaro NO alla crudeltà delle gabbie.
Cosa ci aspetta nel prossimo futuro
Entro la fine di quest’anno, il Ministro dell’Agricoltura italiano, in qualità di membro del Consiglio Agricoltura e Pesca (AGRIFISH) dell’Unione europea, sarà chiamato a votare sulla proposta legislativa di revisione della normativa UE sul benessere animale, che verrà presentata dalla Commissione europea entro la fine di quest’anno.
La revisione è un’occasione fondamentale, forse irripetibile, per cambiare questo brutale e insensibile sistema di produzione: è al suo interno, infatti, che dovrebbe vedere la luce la norma che vieterà l'allevamento in gabbia in Europa. I prossimi mesi saranno, quindi, cruciali.
Continua a seguirci per sostenere la campagna, e relegare finalmente le gabbie all’unico posto in cui sarebbe giusto trovarle: i libri di storia.