Con l’avvicinarsi delle feste, viene naturale guardarsi indietro e riflettere su ciò che abbiamo ottenuto nel corso dell’anno e ciò che avremmo potuto ottenere. È stato un anno pieno di alti e bassi: abbiamo celebrato grandi progressi per gli animali, ma anche denunciato le promesse infrante dai decisori politici. Ma una delle cose che non è cambiata è la nostra immensa gratitudine per l’enorme supporto e la partecipazione di persone come te.
Quest’anno, infatti, sostenitrici e sostenitori di Compassion in World Farming sono entrati in azione in difesa degli animali 23,2 milioni di volte, accendendo i riflettori sulla crudeltà, così come sui danni ambientali e sociali, dell’allevamento intensivo. Le azioni sono state varie, dallo scrivere ai politici e alle autorità legislative, al partecipare a manifestazioni e raccolte fondi, al diffondere notizie sui social media: hai dimostrato alle autorità che mettere fine all’allevamento intensivo non è solo moralmente giusto, ma è una necessità globale.
Sono felice di poter condividere qui alcune delle vittorie che quest’anno abbiamo ottenuto insieme nel rendere la vita degli animali allevati a scopo alimentare più dignitosa.
Esportazione di animali vivi
Il 14 giugno, oltre 120 organizzazioni in 31 Paesi hanno partecipato alla Giornata Internazionale contro il trasporto di animali vivi. Una grande notizia è che nel Regno Unito il Re ha incluso nel proprio discorso un impegno da parte del Governo nel portare avanti un divieto sull’esportazione di animali vivi per il macello o per l’ingrasso da Inghilterra, Scozia e Galles. L’annuncio è seguito a un’intensa campagna che ha coinvolto molti dei nostri sostenitori, tra cui la nostra Dame Joanna Lumley, che ha consegnato a Downing Street una petizione con oltre 100.000 firme.
Fermare l’allevamento di polpi
Quest’anno CIWF ha continuato a sostenere la campagna contro i piani per inaugurare il primo allevamento commerciale di polpi al mondo alle Canarie. Abbiamo mobilitato i nostri sostenitori per impedire l’attuazione dei piani di un immenso allevamento di polpi che minacciano il benessere di queste creature. E questo è solo il più recente passo nella nostra campagna contro l’apertura di nuove frontiere dell’allevamento intensivo. L’iniziativa è nata in seguito alla nostra vittoria che ha portato alla chiusura dell’unico allevamento di polpi degli Stati Uniti, situato alle Hawaii.
La fine dell’era delle gabbie
Durante il World Cage Free Day, Giornata mondiale contro l’allevamento in gabbia, l’ambientalista di fama mondiale nonché nostra grande sostenitrice, la dott.ssa Jane Goodall, si è unita ai cittadini e alle ONG nel chiedere all’Unione Europea di fermare le sofferenze degli animali e porre fine all’era delle gabbie.
Negli Stati Uniti abbiamo ottenuto una grande vittoria quando la Corte Suprema ha respinto l’attacco dell’industria suinicola alla “Proposition 12” della California. Ciò proteggerà milioni di animali, risparmiando loro ogni anno la sofferenza di una vita spesa in gabbia.
Sempre negli Stati Uniti abbiamo fatto progressi incredibili riguardo alle uova di galline non allevate in gabbia, influenzando il programma federale di aiuti alimentari noto come WIC (Women, Infants, and Children – Donne, neonati e bambini). Grazie alla nostra campagna, 30 stati americani hanno approvato uova da allevamenti cage-free, il che significa che il 70% dei partecipanti al WIC ha ora accesso a scelte alimentari migliori, a beneficio diretto di 4 milioni di galline ovaiole che non vivono in gabbie.
Sono lieto di riportare che il nostro impegno aziendale in Asia sta decollando, con la notizia che 25 milioni di animali beneficeranno di una vita migliore grazie a nuovi impegni aziendali cage-free in Cina, Giappone e Thailandia.
Estinzione o rigenerazione
La nostra più grande conferenza internazionale, “Extinction or Regeneration”, tenutasi a Londra, ha riunito decisori politici, business leader, ONG, agricoltori e scienziati da tutto il mondo per cercare soluzioni su come trasformare il nostro cibo e i sistemi di allevamento per garantire una migliore salute umana, animale e dell’intero pianeta. Sono stati due giorni di conferenze, con cinque sessioni plenarie, sei sessioni parallele e 63 speaker (32 donne e 31 uomini) da 20 Paesi. Hanno partecipato 740 delegati, oltre che 370.000 spettatori online dalla Cina. Siamo riusciti ad ottenere una copertura mediatica enorme, con un potenziale pubblico di 2 miliardi di persone.
END.IT: è ora di dire basta
Il messaggio principale della conferenza è stato quello di porre fine all’allevamento intensivo prima che diventi la nostra rovina. Senza una transizione a sistemi alimentari rispettosi e rigenerativi, l’umanità affronterà diverse crisi ed emergenze climatiche, naturali e sanitarie.
In risposta a ciò, abbiamo lanciato una campagna rivoluzionaria per chiedere ai leader globali la fine dell’allevamento intensivo. La nostra petizione che chiede un accordo globale trasformativo delle Nazioni Unite sull'alimentazione e l'agricoltura ha già raccolto oltre 300.000 firme. La nostra campagna END.IT è inoltre supportata da personalità importanti di Hollywood come Brian Cox, Alan Cumming, Steve Coogan e Eva Green.
Impegni aziendali
Sono orgoglioso di poter affermare che insieme stiamo aiutando un numero sempre maggiore di aziende a impegnarsi per migliorare il benessere degli animali e a garantire il loro impegno a passare a sistemi alimentari più sostenibili e resilienti. Più di 2,5 miliardi di animali ogni anno potranno godere di condizioni migliori, grazie al vostro supporto al team dedicato al coinvolgimento delle aziende qui a CIWF.
Il potere delle parole
Quest’anno sono stati pubblicati tre libri: Animal Welfare in World Religion: Teaching and Practice dalla nostra ambasciatrice emerita ed ex CEO, Joyce D’Silva. Roaming Wild: The Founding of Compassion in World Farming, che esplora la storia poco nota dei nostri fondatori, Anna e Peter Roberts,e Cultivated Meat to Secure our Future a cura di Michel Vandenbosch e mia.
Le sfide future
L’anno prossimo dovremo affrontare molte sfide, e ci saranno anche molte occasioni nelle quali avremo bisogno del vostro supporto, tra cui la lotto per eliminare le gabbie dagli allevamenti in Europa. Nel 2021, in seguito alla nostra Iniziativa dei cittadini europei” che ha raccolto 1,4 milioni di firme, la Commissione europea si è impegnata a eliminare progressivamente l’uso delle gabbie nell’allevamento entro il 2027. Purtroppo, questa promessa non è ancora stata mantenuta.
Quindi le priorità per l’anno prossimo includono far mantenere alla Commissione europea questa promessa, lavorare per far passare il divieto legislativo di esportazione di animali vivi nel Regno Unito, persuadere un maggior numero di aziende ad adottare standard che non prevedano l’uso di gabbie e spingere le Nazioni Unite a sostenere la fine dell'allevamento intensivo.
Una cosa è certa: non potremmo mai raggiungere i nostri obiettivi per gli animali senza la bontà e il sostegno incrollabile dei nostri sostenitori e delle nostre sostenitrici. Grazie infinite a ciascuno di voi.
Infine, non mi rimane che augurarti buone feste, in pace e serenità.
E ancora grazie per il tuo continuo supporto alla nostra causa per un mondo più giusto.