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La Gran Bretagna vieta l’esportazione di animali vivi

News Section Icon Pubblicato 16/05/2024

Martedì 14 maggio è stato finalmente approvato il disegno di legge per vietare l’esportazione di animali vivi dalla Gran Bretagna. Dopo oltre 50 anni di battaglie promosse dalla nostra organizzazione, il divieto ha infatti superato la fase finale e sarà presto trasformato in legge.

Una volta promulgato, il disegno di legge noto come Animal Welfare (Livestock Exports) Bill impedirà che gli animali allevati possano essere esportati da e attraverso la Gran Bretagna per la macellazione o l’ingrasso. Avrà così ufficialmente fine questo commercio orribile, inutile e obsoleto, che per decenni ha causato la sofferenza, lo sfinimento e persino la morte di milioni di animali stipati all'interno di camion in lunghi e stressanti viaggi.

Manifestazione contro l'esportazione di animali viv

Determinazione incrollabile

L'approvazione di questa legge è il risultato di decenni di battaglie da parte di CIWF e dei suoi instancabili sostenitori e sostenitrici, anni durante i quali abbiamo organizzato ampie e partecipate proteste nei porti, ma anche eventi di sensibilizzazione e petizioni per chiedere al governo britannico di porre fine a questo crudele commercio.

Per marcare questa giornata storica, nella serata di mercoledì 15 abbiamo organizzato, assieme a RSPCA e KAALE, la proiezione sulle scogliere bianche di Dover di un video celebrativo dei 50 anni di campagna che hanno assicurato tale vittoria monumentale.

Quello che, fino a pochi anni fa, è stato teatro di orribili crudeltà è così diventato un luogo di celebrazione. Da Dover, infatti, sono partite numerose imbarcazioni per l’esportazione di animali vivi oltre il Canale nella Manica, ed è lì che nel 2013 abbiamo proiettato il messaggio di denuncia “Benvenuti a Dover, capitale britannica del crudele commercio di animali vivi”.

Una vittoria per gli animali

Philip Lymbery, Direttore Generale di CIWF, ha dichiarato: “Questo è un momento storico, atteso da molto tempo. Per decenni, gli animali allevati hanno sopportato queste esportazioni insensate e stremanti verso l'Europa continentale – ma ora è finita! Sono incredibilmente orgoglioso dei nostri sostenitori e sostenitrici che, con la loro dedizione e perseveranza, hanno contribuito a questa vittoria”.

“È stato complicato ottenere questa legge, abbiamo incontrato molti ostacoli lungo il percorso. È un sollievo vedere che questa pratica terminerà ora una volta per tutte, e ci congratuliamo con il Primo Ministro e il nostro Governo per averla resa possibile”.

Un esempio da seguire

La legislazione adottata dalla Gran Bretagna si aggiunge allo slancio crescente in tutto il mondo per tutelare il benessere di milioni di animali sottoposti a viaggi lunghi e ingiustificati: l'Australia si è impegnata a porre fine all'esportazione di ovini entro il 2028 e, lo scorso anno, un tribunale brasiliano ha vietato l'esportazione di bovini vivi dai porti del Paese.

Questo traguardo storico deve rappresentare un esempio da seguire per tutti i governi, e noi continueremo a batterci per far sì che tale divieto venga replicato ovunque. Le prossime elezioni europee, in tal senso, rappresentano un’occasione d’oro: eleggendo un Parlamento composto da persone realmente interessate al tema del benessere animale, possiamo far sì che la vittoria della Gran Bretagna diventi una vittoria di tutta l’UE.

Oltre 50 candidate e candidati italiani alle elezioni hanno sottoscritto il nostro Manifesto “Anche gli animali votano", prendendo impegni concreti in difesa del benessere animale, nell’ambito della campagna europea Vote for Animals lanciata da Eurogroup for Animals: visita il sito per scoprire quali candidate e candidati hanno aderito.

Globe

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