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Ban Live Exports Day 2024, il movimento cresce

News Section Icon Pubblicato 19/06/2024

giovane donna tiene in mano un cartello con su scritto, in inglese, 'mantieni la calma e vieta l'esportazioni di animali vivi'

Il 14 giugno, in occasione della nona Giornata internazionale di mobilitazione contro l'esportazione di animali vivi, migliaia di persone in tutto il mondo hanno chiesto a gran voce di mettere fine a questo barbaro commercio.

Attivisti e cittadini hanno condiviso online un video che testimonia la crudeltà di questo commercio, e che lancia un messaggio unanime: i governi di tutto il mondo devono vietare una volta per tutte le esportazioni di animali vivi.

Un commercio globale di sofferenza e crudeltà

Ogni anno, milioni di animali – tra cui vitelli, pecore e suini – vengono trasportati vivi su gomma, rotaia, per via mare o via aerea da un continente all'altro, con tragitti che durano giorni o addirittura settimane. Gli animali vengono trasportati in Paesi terzi per essere messi all’ingrasso e macellati, spesso senza neanche le più basilari leggi di tutela per il loro benessere.

Un ovino sporge il muso dalle sbarre di un camion per i trasporti
© Animal Welfare Foundation

Solo poche settimane fa, la Gran Bretagna ha introdotto un divieto per l'esportazione di animali vivi destinati all'ingrasso e alla macellazione, mentre l'Australia ha annunciato che le esportazioni di ovini vivi via mare saranno vietate a partire dal 2028.

Purtroppo, molti Paesi e regioni del mondo non hanno intenzione di mettere fine al commercio, nonostante le indiscutibili prove della sofferenza che questo causa a milioni di animali ogni anno.

Lo scorso anno, abbiamo pubblicato un report che ha rivelato dati non diffusi in precedenza sull’esportazione di animali vivi da e all’interno dell’UE. Oltre ai 44 milioni di animali trasportati all'interno dell'Unione, più di 4 milioni vengono esportati verso Paesi terzi, principalmente in Medio Oriente e in Africa.

Il mondo chiede un cambiamento

Il 14 giugno 2015, 13.000 pecore hanno perso la vita mentre venivano esportate dalla Romania, alla Giordania e infine alla Somalia. Di fronte a questo orrore, abbiamo deciso di dedicare una giornata a questi animali, creando un’occasione per mobilitare le persone e chiedere la fine di questa sofferenza gratuita.

Negli ultimi nove anni abbiamo coordinato la giornata internazionale di mobilitazione, guidando proteste e manifestazioni, lanciando petizioni e inchieste per fare pressione sui decisori politici perché mettano fine alle esportazioni di animali vivi, una volta per tutte.

Quest'anno, dall'Australia al Sudafrica, dall'Argentina alla Spagna, persone e ONG di tutto il mondo hanno chiesto ai governi azioni concrete. In Brasile, che nel 2023 ha esportato circa 500.000 animali allevati, i nostri partner di Forum Animal hanno organizzato una mostra fotografica in una stazione ferroviaria molto frequentata, sensibilizzando i passanti.

Il nostro video è stato visto migliaia di volte in tutto il mondo e l’hashtag #BanLiveExports è stata usata almeno 6.000 volte su X (ex-Twitter).

Globe

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