[Aggiornamento del 01/07/2024 - Sono stati eletti al parlamento europeo 14 firmatari del manifesto "Anche gli animali votano, ovvero: Brando Benifei (Partito Democratico), Annalisa Corrado (Partito Democratico), Salvatore De Meo (Forza Italia), Mario Furore (MoVimento 5 Stelle), Cristina Guarda (Alleanza Verdi e Sinistra), Mimmo Lucano (Alleanza Verdi e Sinistra), Ignazio Marino (Alleanza Verdi e Sinistra) Carolina Morace (Movimento 5 Stelle), Gaetano Pedullà (Movimento 5 Stelle), Benedetta Scuderi (Alleanza Versi e Sinistra), Cecilia Strada (Partito Democratico), Dario Tamburrano (Movimento 5 Stelle), Pasquale Tridico (MoVimento 5 Stelle), Alessandro Zan (Partito Democratico).]
Ottimi risultati per Vote for Animals, la campagna per mettere la protezione degli animali al centro delle elezioni europee: siederanno nel parlamento europeo fra i 12 e i 18 eurodeputati firmatari degli impegni proposti dalla Coalizione che abbiamo formato con altre dieci importanti associazioni di protezione animale in Italia.
In attesa dei dati complessivi da tutti i 27 Paesi, grazie al coordinamento di Eurogroup for Animals e delle opzioni che i candidati eletti in più Circoscrizioni dovranno firmare per la loro scelta di una sola di esse (questo riguarda in particolare il Pd e Alleanza Verdi Sinistra) e di una ripartizione geografica dei seggi ancora non ufficiale, siamo soddisfatti di questo nostro primo bilancio. Le elette e gli eletti aderenti alla campagna Vote for Animals faranno dei nostri temi una delle priorità del loro lavoro parlamentare, a partire dal divieto dell’uso delle gabbie richiesto dalla ICE End The Cage Age, e la promessa legislazione sul benessere animale.
Chi andrà al Parlamento europeo?
Al momento risultano eletti Salvatore De Meo per Forza Italia; Pasquale Tridico, Mario Furore, Gaetano Pedullà, Carolina Morace, Dario Tamburrano per il Movimento 5 Stelle; Cecilia Strada, Brando Benifei, Alessandro Zan, Annalisa Corrado, e, speriamo, Andrea Zanoni per l’opzione delle Circoscrizioni, e al Sud potrebbe esserci anche Georgia Tramacere, per il Partito Democratico; Mimmo Lucano e Ignazio Marino per Alleanza Verdi Sinistra che con le opzioni, loro e di altri eletti nella lista, potrebbero far entrare al Parlamento Europeo altri tre fra Benedetta Scuderi, Cristina Guarda, Marilena Grassadonia, Francesco Emilio Borrelli.
A questi se ne aggiungeranno altri, ne siamo sicuri, già dall’inizio della nuova Legislatura che partirà il prossimo 16 luglio e altri ancora si aggregheranno su singole votazioni del Parlamento Europeo grazie alle iniziative che continueremo e con più forza e speranza a realizzare fuori dalle Istituzioni.
Abbiamo fatto la differenza
Con Vote for Animals (tanto più in un negativo quadro, dato dall’aumento dell’astensionismo che ha superato per la prima volta il 50% in Italia) siamo orgogliosi di aver fornito uno strumento utile, concreto, non dispersivo, a tante persone (125 i candidati firmatari in Italia, più di 1000 in tutta Europa, oltre 1 milione le visualizzazioni del sito italiano in poco più di un mese, decine le iniziative di dibattito e confronto sul territorio, non conteggiabili la totalità dei contatti di ogni associazione aderente con i propri soci e simpatizzanti con i canali diretti e social di comunicazione, più di un centinaio le associazioni coinvolte nei 27 Paesi UE), una unione di fatto e sul campo fra associazioni che per alcune candidate e candidati ha fatto la differenza a favore degli animali e prese di posizione sempre più chiare – sia in positivo che in negativo – sulle questioni riguardanti gli animali da parte dei partiti italiani e i raggruppamenti europei.
E ora?
Nelle prossime settimane sarà resa nota la composizione dei gruppi parlamentari a Bruxelles ma sicuramente l’Integruppo parlamentare per gli animali rivedrà a Bruxelles gran parte del suo Coordinamento uscente, grazie alla rielezione della verde lussemburghese Tilly Metz, della animalista olandese Anja Hazekamp del Gruppo della Sinistra, la popolare finlandese Sirpa Pietikäinen e il popolare bulgaro Emil Radev, il socialista danese Niels Fuglsang, la tedesca Manuela Ripa del Partito Ecologista, il liberale lituano Petras Auštrevičius, il conservatore polacco Jadwiga Wiśniewska, la socialdemocratica tedesca Maria Noichl e i liberali slovacchi Martin Hojsík e Michal Wiezik.