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Il devastante impatto dell'allevamento di polpi

News Section Icon Pubblicato 12/07/2024

Oggi, insieme a Eurogroup for Animals, esortiamo l'azienda ittica spagnola Nueva Pescanova ad abbandonare immediatamente il progetto per la costruzione del primo allevamento commerciale di polpi al mondo. Oltre a causare sofferenze per i polpi, questo allevamento minaccerebbe la salute pubblica, l'ambiente e la fauna selvatica, contraddicendo le dichiarazioni di sostenibilità dell’azienda stessa.

Le nostre preoccupazioni sono evidenziate nel nuovo report Exposing the environmental risks of octopus farming (“Denuncia dei rischi ambientali dell’allevamento di polpi”) pubblicato oggi assieme a Eurogroup for Animals.

Un polpo attaccato alle rocce su un fondale marino

Le criticità principali

Tra le questioni principali:

  • Rischi per la salute pubblica: l'azienda non è riuscita ad assicurare che l'acqua di mare utilizzata nell'allevamento sia adatta alla produzione per il consumo umano, mettendo potenzialmente a rischio la sicurezza alimentare.
  • Inquinamento: la costruzione dell’allevamento e le successive operazioni rischierebbero di contaminare le acque locali, l'aria e l'ambiente notturno. A causa della limitata circolazione, i rifiuti scaricati potrebbero peggiorare la già scarsa qualità dell'acqua del porto adiacente.
  • Sfruttamento di risorse naturali: l'allevamento progettato farebbe largo uso di combustibili fossili e consumerebbe grandi quantità di acqua di mare, alterandone le proprietà fisiche e chimiche prima di restituirla all'ambiente.
    Inoltre, essendo i polpi animali carnivori, devono seguire una dieta ricca di proteine, che in ambito commerciale consisterebbe in mangimi a base di farina e olio di pesce. Questa dipendenza da grandi quantità di pesce (adatto al consumo umano) metterebbe a rischio la sostenibilità e la sicurezza alimentare.
  • Minaccia alla biodiversità: il governo delle Isole Canarie teme che Nueva Pescanova non abbia valutato adeguatamente il potenziale impatto del progetto sulle aree marine protette circostanti e sulla fauna selvatica.
  • Mancata tutela delle aree culturali e ricreative: il progetto non ha tenuto conto dei potenziali impatti sull’adiacente sito protetto per le immersioni subacquee e vìola le norme locali di protezione del patrimonio culturale.
  • Legalità non assicurata: non è chiara la legalità dell'attività di acquacoltura nel sito proposto, ossia il porto. Il porto è infatti designato alla spedizione e al trasporto, il che solleva preoccupazioni sui rischi per la salute umana derivanti da potenziali contaminazioni da petrolio e da altre fonti di inquinamento da trasporto.

Insostenibile per l’ambiente

Nueva Pescanova sostiene di essere impegnata a "mantenere la biodiversità", "proteggere l'ecosistema" e "promuovere l'economia circolare". Eppure, la valutazione di impatto ambientale presentata per l'allevamento nel porto di Las Palmas, a Gran Canaria, è stata considerata insufficiente dal governo delle Isole Canarie.

2024 07 12 Report Allevamento Polpi Rischi Ambiente Gran Canaria
Una delle coste dell'isola Gran Canaria © Unsplash

La nostra ricercatrice senior Elena Lara ha dichiarato: “Di fronte agli avvertimenti sul clima che richiamano all’urgenza di una trasformazione radicale dei nostri sistemi alimentari, questa nuova forma di allevamento intensivo è semplicemente ingiustificabile".

"L'allevamento di polpi proposto sarebbe un disastro su più fronti. Non solo provocherebbe gravi sofferenze a queste creature intelligenti e solitarie, ma sarebbe anche insostenibile dal punto di vista ambientale".

La campagna globale continua

A causa delle numerose preoccupazioni per il benessere dei polpi, per la salute umana e per l'ambiente, il piano per allevare intensivamente i polpi non può essere un modello da replicare in altre parti del mondo.

Nel 2021 abbiamo rivelato le evidenze scientifiche a prova della crudeltà e dannosità per l’ambiente dell’allevamento di polpi nel report “Allevamento di polpi: un disastro annunciato”.

Un anno fa, in risposta ai piani di Nueva Pescanova per l’allevamento intensivo di circa un milione di polpi ogni anno, abbiamo lanciato il report Uncovering the Horrific Reality of Octopus Farming assieme a Eurogroup for Animals.

Per l’ultima giornata internazionale del polpo, lo scorso 8 ottobre, abbiamo invece unito le forze con altre 75 organizzazioni, persone esperte e personaggi pubblici di tutto il mondo per sollecitare il governo delle Isole Canarie a respingere il progetto.

Invitiamo il pubblico a condividere i nostri post sui social media taggando Nueva Pescanova per sollecitare l’azienda ad abbandonare il piano di allevamento di polpi.

Invece di confinarvi nuove specie, dobbiamo mettere fine all’allevamento intensivo, per il bene degli animali, delle persone e del pianeta: firma subito l’appello END.IT.

Globe

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