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Feste natalizie sostenibili e rispettose degli animali? Si può fare!

News Section Icon Pubblicato 09/12/2024

Una vacca bianca e marrone in un pascolo davanti a delle montagne innevate
© Laszlo Biro (Unsplash)

In occasione delle festività natalizie, vogliamo suggerire piccoli cambiamenti al menù per celebrarle in modo più sostenibile e rispettoso degli animali. Le nostre scelte alimentari e di consumo possono infatti contribuire a un presente senza sofferenza per tantissimi animali e ad un futuro migliore per tutti noi, senza rinunciare al gusto e al piacere della convivialità.

La ricerca scientifica dimostra che molti alimenti tradizionalmente consumati durante le festività sono tra i responsabili dell’attuale crisi climatica. Per questo motivo, arricchire il nostro menù festivo con più alimenti di origine vegetale e ridurre quelli di origine animale, preferendo comunque prodotti provenienti da sistemi rispettosi, rappresenterebbe un regalo prezioso per gli animali e il pianeta, oltre che per la nostra salute. 

Consigli per un menù più rispettoso e sostenibile

Come celebrare le feste natalizie in modo più rispettoso e sostenibile? Il primo passo è sicuramente quello di informarsi e compiere delle scelte di consumo responsabili.

Ecco alcuni consigli:

  • Prepara e scegli pietanze a base vegetale. In alternativa ai tradizionali piatti con ingredienti di origine animale, considera di provare un sostituto della carne o un'opzione a base vegetale, come un ragù a base di legumi, funghi, noci o seitan.

Per spunti e idee, visita la pagina Le ricette di CIWF; vi troverai anche due ricettari scaricabili dedicati alle feste natalizie.

  • “EAT LESS AND BETTER” – Mangia meno carne e solo quella proveniente da allevamenti con migliori standard di benessere animale. Quando acquisti le tue pietanze preferite per le feste, leggi attentamente le etichette e scegli un'opzione proveniente da un allevamento all'aperto o biologico.

Per esempio, se prevedi di consumare carne di maiale e insaccati, informati per tempo e acquista solo carne da allevamenti biologici o da maiali allevati all’aperto o allo stato brado. Negli allevamenti intensivi italiani, i suini sono allevati in capannoni sporchi e bui, senza arricchimenti ambientali. Nella produzione intensiva di carne di maiale, sono coinvolte anche le scrofe fattrici, costrette in gabbie anguste per circa metà della loro vita.

  • Evita l’agnello a Natale. Probabilmente proverrà dall’estero, quindi avrà dovuto affrontare un trasporto a lunga distanza, causa di stress e sofferenza.
  • Limita o, se puoi, evita i pesci carnivori e allevati, come il salmone. Opta invece per alternative a base vegetale, oppure scegli una porzione molto più piccola di pesce pescato. 

L’allevamento di miliardi di pesci può emettere più del doppio dei gas serra (per 100 g di proteine) associati alla produzione delle alternative a base vegetale. Inoltre, per allevare pesci carnivori come i salmoni possono essere necessari fino a 350 pesci selvatici per ogni esemplare allevato, un metodo inefficiente e fonte di spreco.

  • Scegli prodotti lattiero-caseari provenienti da sistemi più rispettosi o considera di sostituirli con creme, formaggi e burri a base vegetale, altrettanto gustosi. La produzione di formaggio può comportare l'emissione di circa cinque volte i gas serra emessi nella produzione di tofu, mentre il latte vaccino può causare il triplo delle emissioni rispetto a un'alternativa a base di soia. Gli allevamenti intensivi di vacche sono altrettanto crudeli: i vitelli vengono separati dalle loro madri entro pochi giorni e, mentre una vacca in natura vivrebbe fino a 20 anni, negli allevamenti intensivi viene macellata dopo soli 5 anni.
  • Che tu preferisca il pandoro o il panettone, assicurati che le uova usate per la loro produzione (e di altri dolci natalizi) provengano da allevamenti senza gabbie. Leggi gli ingredienti: a meno che l'etichetta non specifichi che le uova provengono da sistemi alternativi (a terra, all’aperto o biologico), è probabile che provengano da galline allevate in gabbie anguste e crudeli. Inoltre, esistono in commercio gustosi panettoni e pandori vegetali!

Perché è necessario cambiare menù

primo piano sulle mani di una donna che mangia una zuppa su una tavola imbandita
© Sami Abdullah (Pexels)

A livello globale, il settore zootecnico emette più gas serra (GHG) delle emissioni dirette di tutti gli aerei, treni e automobili del mondo messi insieme. Miliardi di animali soffrono ogni anno in condizioni anguste e di squallore, senza mai, o quasi mai, vedere il sole o calpestare un solo filo d’erba. Inoltre, gli allevamenti intensivi – dove viene prodotta la maggior parte della carne – sono anche una fonte significativa di inquinamento dell'aria, del suolo e dell'acqua. 

Il consumo di carne, in Italia, è ben superiore alla quantità sostenibile per la salute del pianeta in base ai calcoli dell’EAT Lancet Planetary Health Diet, analizzati da CIWF nel proprio report More Money, More Meat: secondo questi dati, infatti, in Italia sarebbe necessario ridurre il consumo di carne del 69%, di uova del 58% e dei prodotti lattiero-caseari del 53%.

Per migliorare la vita degli animali allevati e salvaguardare la nostra salute e il futuro del nostro pianeta, è urgente trasformare il sistema alimentare globale: insieme possiamo davvero cambiare il mondo, a partire dalle nostre scelte nel quotidiano, come quello che decideremo di mettere in tavola durante queste feste natalizie.

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