La dieta occidentale, con i suoi elevati livelli di prodotti animali e di consumo pro capite, minaccia seriamente la nostra salute ed è dannosa per l’ambiente.
Il fatto che possiamo ogni giorno riempire i nostri piatti con carne e prodotti lattiero caseari è reso possibile dall’intensificazione dei sistemi di allevamento.
Ma tutta questa carne e formaggio, fanno bene?
Un briefing preparato per il Rapporto delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile Globale nel 2015 (GSDR) evidenzia che gli elevati livelli di consumo di carne e prodotti lattiero-caseari, tipico delle nostre diete, supererebbero di 2-3 volte i livelli raccomandati per la salute dell’uomo (I). Inoltre nell’ottobre del 2015 è uscito il report dell’Agenzia delle Nazioni Unite specializzata per le questioni sanitarie – l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) - che ha classificato le carni lavorate, come prosciutto e salsicce, come cancerogene per l’uomo. La ricerca afferma che una porzione di 50 g di carne lavorata consumata quotidianamente (pari a due fette di pancetta) aumenti il rischio di cancro del colon-retto del 18%.
Diete più salutari: riducono il rischio di malattie e nutrono di più
Una ricerca del 2014 ha dimostrato che vi sono significativi benefici per la salute delle persone se seguono diete con un consumo di carne inferiore alla media. Tra i vantaggi: una riduzione del 15-42% del rischio di diabete di tipo II e una riduzione del 6-12% del rischio di tumori (II).
Quindi se da una parte bisogna ridurre il consumo di prodotti di origine animale, dall’altra, il profilo nutrizionale delle carni varia a seconda di come è vissuto l’animale. In altre parole se i nostri bovini, maiali, polli, galline hanno una vita dignitosa in sistemi di allevamento più rispettosi del loro benessere, nei quali vengono rispettati i loro comportamenti naturali, le loro carni saranno nettamente migliori in termine di massa grassa, omega 3 e antiossidanti.
Ad esempio:
- Polli allevati all’aperto e biologici – possono avere fino al 50 % di grassi in meno rispetto a polli provenienti da allevamenti intensivi
- Bovini allevati all’aperto – fino al 430% di omega-3 in più nella carne di bovini tenuti al pascolo rispetto a quelli vissuti in allevamenti intensivi
- Uova da allevamento all’aperto – fino al 100% di vitamina E in più e fino al 280% di beta-carotene in più nelle uova di galline cresciute in allevamenti rispettosi del benessere animale rispetto a quelle proveniente da allevamenti intensivi
- Maiale da allevamento all’aperto – fino al 200% di vitamina E in più nella carne di suini cresciuti in allevamenti rispettosi del benessere animale rispetto a quella proveniente da allevamenti intensivi
Fonti
- Bajželj B. et al, 2014. Synergies between healthy and sustainable diets. Brief for GSDR, 2015
- Tilman, D. & Clark, M., 2014. Global diets link environmental sustainability and human health. Nature, 515(7528), pp.518–522.