INTRODUZIONE
SEZIONE 1: PORRE FINE A FAME E MALNUTRIZIONE
- Impatto negativo delle diete occidentali sulla salute umana
- Confronto tra la qualità della carne di animali allevati con metodi industriali e quelli allevati con metodi estensivi
SEZIONE 2: SICUREZZA ALIMENTARE
- L’inefficienza delle risorse dovuta al nutrimento degli animali con colture commestibili da parte dell’uomo
- Figura 1: Utilizzo e spreco delle calorie prodotte dalle colture mondiali
- Dobbiamo veramente produrre il 70% in più di cibo per nutrire la crescente popolazione mondiale?
- Figura 2: Nutrire 2,6 miliardi di persone in più previste per il 2050
- Quali sono i metodi efficienti per allevare e nutrire animali?
SEZIONE 3: DEGRADO AMBIENTALE
- Acqua Terra e suolo Inquinamento da azoto
SEZIONE 4: CAMBIAMENTO CLIMATICO
- Bovini
- Suini e pollame
- Misure insufficienti per prevenire l’aumento delle emissioni di gas serra se si considera solo il versante dell’offerta
- Regimi alimentari più sani porterebbero ad una riduzione dei gas serra
SEZIONE 5: BENESSERE ANIMALE: IMPATTO NEGATIVO DELL’INTENSIFICAZIONE DELLA PRODUZIONE SUL BENESSERE ANIMALE
SEZIONE 6: LA STRADA PER IL FUTURO – NUTRIRE LA POPOLAZIONE IN MODO SOSTENIBILE
- I benefici derivanti dal cambiare le modalità di consumo
- È sempre più riconosciuta la necessità di modificare sostanzialmente il sistema alimentare
CONCLUSIONI
La Carta di Milano individua le principali sfide riguardanti il cibo, quali: “combattere la denutrizione, malnutrizione e gli sprechi” e “nutrire una popolazione in costante crescita senza danneggiare l’ambiente, al fine di preservare le risorse anche per le generazioni future”. Questo documento esamina in che modo è possibile raccogliere queste sfide.
Lo scopo della politica alimentare globale deve essere quello di porre fine alla fame e garantire la sicurezza alimentare, facendo sì che tutti abbiano accesso a cibo sano e in quantità sufficiente. La politica alimentare globale deve fornire cibo di qualità da un punto di vista nutrizionale e promuovere regimi alimentari salutari. Deve essere sostenibile da un punto di vista ambientale dato che la nostra abilità nel nutrire la popolazione mondiale in costante crescita dipende dalla continua disponibilità e abbondanza di suolo fertile, terra, acqua e biodiversità. Deve ridurre significativamente il contributo della produzione alimentare ed agricola al cambiamento climatico. Infine, deve garantire che gli animali vengano allevati secondo elevati standard di benessere, il che rappresenta un valido aiuto a raggiungere gli altri obiettivi. La politica alimentare ed agricola deve adottare un approccio integrato, facendo sì che un obiettivo non venga raggiunto a scapito di un altro.
Il 2015 è un anno cruciale per la definizione della futura politica alimentare mondiale. Oltre a EXPO 2015 che si concentra su come Nutrire il Pianeta, a settembre è prevista l’adozione da parte delle Nazioni Unite degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile post-2015. La bozza dell’obiettivo 2 afferma la necessità di “Porre fine alla fame, realizzare la sicurezza alimentare e garantire adeguato nutrimento per tutti, promuovere l’agricoltura sostenibile”. A dicembre sarà approvato a Parigi un nuovo accordo internazionale sul cambiamento climatico. Inoltre il 2015 è stato proclamato dalle Nazioni Unite Anno Internazionale dei Suoli.